Milano, 21 marzo 2013 - Stanco ma soddisfatto, il neoassessore a Infrastrutture e Mobilità Maurizio Del Tenno, dopo la prima giunta del nuovo governo regionale che ha subito sbloccato nuovi fondi per consentire agli enti locali di pagare le imprese.

Assessore, com’è andata?
«Benissimo, sia nel metodo operativo, tecnico, sia nell’aria che si respirava al tavolo. Era palpabile in tutti la voglia di cominciare subito a lavorare con grande spirito di squadra, coscienti che è la squadra che vince e che se qualcuno sbaglia poi purtroppo tutti ne portano le conseguenze. L’idea di questo clima di collaborazione mi ha incentivato e anche rasserenato».

L’approvazione del patto di stabilità verticale porta notevoli benefici alla Lombardia?
«Intanto c’è da dire che si è trattato del primo atto ufficiale e politico della macroregione, che incide notevolmente anche sul settore delle opere. Ma si tratta anche di un atto sostanziale, vista l’entità dei soldi sbloccati. Un incentivo forte per tutti i Comuni in difficoltà».

Lei è del Pdl, è completamente d’accordo sul progetto leghista della macroregione del Nord?
«Io credo nella riforma degli enti e delle istituzioni, anche con accorpamenti non fittizi. In fondo lo stanno facendo già tanti Comuni in termini di collaborazione. Poi parliamo di regioni, non di Stati. Una macroregione forte non vuol dire che lo deve essere a spese di altre più deboli, si parla di migliorare servizi e investimenti per il cittadino. Se questo deve passare anche attraverso la macroregione e la collaborazione fra istituzioni, ben venga».

L’emergenza maggiore in Lombardia ora è la Pedemontana bloccata coi suoi lavoratori.
«Siamo appena all’inizio. Quello che tengo a dire con estrema decisione e forza è che i lombardi meritano senz’altro di più. Se la Brebemi è quasi in fase finale, anche la realizzazione della Pedemontana deve essere considerata un fatto scontato. Ma io spero di ragionare presto anche su altre infrastrutture. Soprattutto il nostro impegno sarà accorciare i tempi. I lavoratori lombardi ne hanno bisogno proprio in un momento in cui la crisi morde e l’economia stenta a decollare di nuovo. La realizzazione delle infrastrutture è un forte volano per il mondo del lavoro. E proprio il lavoro, come ha ricordato Maroni sia durante l’intitolazione della Sala dei Cinquecento a Marco Biagi sia durante la prima giunta, sarà al centro del nostro operato. Io nel mio piccolo cercherò di snellire e accelerare il più possibile, sempre naturalmente nell’ambito delle regole».

 

di Rossella Minotti