Trezzo, acciuffato mentre tenta di gettarsi dal ponte

I carabinieri salvano la vita a un uomo che stava per lanciarsi nel vuoto

Il ponte che collega le due sponde dell'adda

Il ponte che collega le due sponde dell'adda

Trezzo sull'Adda (Milano), 20 aprile 2015 - Salvato per un pelo, afferrato ad entrambe le braccia e riportato di peso al di qua della ringhiera, proprio quando stava per gettarsi nel vuoto. Sarebbe stato un volo di settanta metri, da non lasciare scampo, davanti agli occhi increduli di decine di passanti che alla mezzanotte di domenica si trovavano dalle parti del ponte che collega le due rive dell'Adda: Trezzo e Capriate San Gervaso. Impossibile non notare quell'uomo lungo il camminamento del ponte con chiari intenti suicidi. All'arrivo della pattuglia dei carabinieri di Vimercate, chiamati dai cittadini, l'uomo ha scavalcato la ringhiera, proiettandosi verso il vuoto. A quel punto i militari, tra cui una donna,  gli si sono gettati addosso, rischiando di essere trascinati essi stessi nello strapiombo.

Riportato a più miti consigli, l'aspirante suicida - un marocchino di 34 anni residente a Capriate e disoccupato - ha spiegato ai carabinieri i motivi di quel gesto senza ritorno, riconducibile a una crisi depressiva legata alla perdita del lavoro e a problemi familiari. Il nordafricano, in seguito, è stato trasportato all'ospedale di Vimercate e ricoverato al reparto di Psichiatria.