No al cemento nel verde. Petizione per fermare il raddoppio dell’iper

Nasce il comitato dei cittadini contrari all'estensione del centro Carosello di Carugate in un territorio a verde di Cernusco: "Difendere un bene comune prezioso come il Parco degli Aironi" di Simona Ballatore

Il centro commerciale Carosello di Carugate

Il centro commerciale Carosello di Carugate

Cernusco sul Naviglio, 18 agosto 2014 - Hanno già raccolto più di duecento firme per chiedere al sindaco di Cernusco sul Naviglio, Eugenio Comincini, e alla sua giunta di centrosinistra, un dietrofront sul possibile potenziamento del centro commerciale Carosello di Carugate. Dopo l’atto di indirizzo votato a fine luglio dal consiglio comunale per dare il via alle trattative con la proprietà - l’olandese Eurocommercial Proprieties - alcuni cittadini hanno deciso di creare un comitato e di lanciare un appello che, nonostante il periodo estivo, non è caduto nel vuoto.

«Il nostro è un gruppo trasversale, non vuole strumentalizzazioni politiche — spiega uno dei portavoce, Alessandro De Nando — e non contestiamo l’amministrazione in toto, ma questa scelta in particolare. Al di là delle compensazioni che verranno chieste, vogliamo difendere un bene comune e insostituibile come il Parco degli Aironi». Qui, su un’area di novemila metri quadri, è previsto l’ampliamento della galleria. La parte edificata sarà di 4mila metri quadri. Ventiduemila metri quadri in più invece dovrebbero essere realizzati in terra carugatese. Ma il comitato, puntando anche sulle eccellenze locali in fatto di commercio solidale e realtà a chilometro zero, ha deciso di iniziare a far sentire il proprio dissenso sul web, con il motto «No ampliamento Carosello, parco subito, lago per tutti, cemento per nessuno».

Da settembre saranno organizzate iniziative «per evitare lo scempio e far vedere quanto è bello il parco — continua De Nando — d’estate ci sono le lucciole e la Lipu ha detto che ci sono specie da proteggere». Stando a una delle condizioni imposte dal Comune, la proprietà del centro dovrebbe occuparsi della manutenzione del parco, oggi poco fruibile. «Ma è già fruibile eccome — replica il comitato — ci sono tre casette di legno dei pescatori e degli scout, che si esercitano nel bosco». L’obiettivo della petizione, a cui hanno aderito anche il Forum ambiente Martesana Parco Cave e gruppi di acquisto solidale pure di Vimodrone, è chiedere un ripensamento e un referendum consultivo.

Sono stati presi contatti anche con il comitato dei tigli di Cologno e con altre associazioni ambientaliste. «La porzione nord del Parco degli Aironi verrà cementificata per aumentare la superficie dell’ipermercato e un’area ora agricola trasformata in un nuovo svincolo stradale — recita il testo della petizione —. Questi interventi significano incremento del traffico automobilistico, dell’inquinamento e diminuzione del polmone verde cernuschese, un tempo vanto cittadino. A Cernusco l’agricoltura biologica, la produzione di latte crudo, i Gas, il commercio equo e solidale sono realtà di consolidata eccellenza, inconciliabili con le logiche di mercato della grande distribuzione».