Quei viadotti sotto stress... e sopra il fiume

Da Cassano a Trezzo sos ponti

Il ponte sull'Adda a Trezzo

Il ponte sull'Adda a Trezzo

Trezzo (Milano), 20 aprile 2017 - "Non ci sono soldi neppure per il trasporto pubblico locale, mi auguro che non manchino per le manutenzioni dei ponti. Non voglio fare allarmismo, ma la preoccupazione è legittima". Il sindaco Danilo Villa parla e col dito indica i viadotti. Fra Trezzo e Capriate, il ponte che fa sospirare 20mila pendolari al giorno, già oggetto di importanti interventi di stabilizzazione in passato, è di competenza di Città Metropolitana; gli altri quattro in città, sulla Milano-Venezia, invece, sono in capo ad Autostrade. Via Fermi, via Marconi, via Mazzini e quello sulla Sp2 Monza-Trezzo. "Tocca ad altri, insomma, ma anche noi facciamo la nostra parte". Il Comune ha  avviato un programma di controlli sui tir che transitano all’interno dei confini municipali. E dunque sui viadotti. "Le verifiche riguardano il rispetto delle ore di sonno e di guida, ma anche i carichi. Qui, difficilmente sarebbe potuta succedere la tragedia di Annone Brianza. Dove un bisonte della strada molto più pesante del consentito, ha provocato il crollo del ponte, uccidendo l’automobilista che passava sotto". Posti di blocco fermano i camionisti. Le multe per chi sgarra arrivano anche a 15mila euro.

"Il limite fra Trezzo e Capriate è di 35 tonnellate, non deve passare nessuno che trasporti un grammo in più", insiste il borgomastro. Per aiutare i vigili, l’amministrazione ha installato lungo tutto il perimetro cittadino telecamere intelligenti, in grado di segnalare anomalie. Se suona l’allarme, la macchina esce di corsa dal comando e bracca il trasgressore. "La tecnologia al servizio della comunità. Ci diamo da fare per stare al passo con i tempi e proteggere i cittadini". "Quanto alle manutenzioni, ripeto, siamo nelle mani di altri". Stessa situazione, con una variante a Cassano. Dove lo stressatissimo ponte sull’Adda porta direttamente in via Vittorio Veneto, l’arteria centrale che sarà liberata dalle code perenni (di passaggio) solo quando entrerà in servizio la nuova tangenziale. È indubbio che qui, come a Vaprio, il viadotto sul fiume è sottoposto a un super-lavoro. Ma le indagini su scricchiolii e usura spettano ai tecnici di Palazzo Isimbardi.