Gorgonzola, torna in pista il tram degli anni '30

La gloriosa motrice Reggio Emilia 92, restaurata, è stata esposta ieri e si potrà ammirare fino al 27 dicembre: poi tornerà a circolare sulla Milano-Limbiate

La gente era entusiasta alla presentazione del mezzo “rinato”

La gente era entusiasta alla presentazione del mezzo “rinato”

Gorgonzola (Milano), 11 dicembre 2017 - L'avvenire e gli amori sbocciati sul tram, a tutta velocità. Tuffo negli Anni Trenta, a Gorgonzola. Si fa presto a dire che è stata restaurata una vecchia motrice, la Reggio Emilia 92, ma il rischio di ridurre un evento di spessore a poca cosa, è dietro l’angolo. E’ con una certa solennità che ieri il sindaco Angelo Stucchi e lo stato maggiore di Atm hanno inaugurato la vettura riportata agli antichi splendori. Con tanto di binari a terra, per regalare atmosfere d’altri tempi ai visitatori e l’assaggio di un mondo che non c’è più e che si prova a recuperare. Location, via Italia, appena riaperta al traffico dopo il restyling. La motrice sarà a disposizione del pubblico fino al 27 dicembre. Un’iniziativa sui generis per ricordare la mamma di tutte le metropolitane, ancora funzionante, nonostante sia uscita dalle officine nel 1928. Un mito dell’epoca, simbolo indiscusso di modernità.

Con i suoi 45 chilometri l’ora, la Reggio Emilia era quanto di più futuristico si potesse immaginare. Rivoluzionò i trasporti, prestando servizio sulla vecchia linea della Martesana Milano-Gorgonzola-Vaprio-Cassano, capace come era di trascinare otto vagoni. Fu costruita in occasione dell’elettrificazione della tratta. «Abbiamo raccolto già decine di aneddoti, storie di vita che si consumavano a bordo», ricorda il primo cittadino, al quale è venuta l’idea. «Senza l’aiuto della Pro Loco e di Atm, però, sarebbe rimasta solo un’intuizione». E invece, l’Azienda Trasporti Milanesi si è messa subito in moto, nei depositi non ha scovato una motrice a caso, ma proprio quella che prestava servizio da queste parti e l’ha sistemata prestandola al Comune.

Dietro l’operazione, c’è un’equazione da risolvere: mobilità lenta uguale più qualità della vita. I protagonisti di questa bella storia ci provano, ciascuno, da tempo. Il Comune inserendo una rete di ciclabili nelle previsioni urbanistiche, Atm automatizzando per fare più corse con la metropolitana, i volontari promuovendo eventi che incidono sulla mentalità, per favorire la svolta: «Dimenticare l’auto in box». «È il grande sogno da realizzare, se non vogliamo morire di smog», avvisa Stucchi, che ha ringraziato il direttore generale di Atm Arrigo Giana e il presidente di Atm Servizi Alberto Zorzan. «Dobbiamo a loro questo piccolo miracolo, che ci aiuta a riflettere sulla nostra storia e sul futuro». La Reggio Emilia 92, pensionata nel 1960, rientrerà in servizio a fine mostra, sulla linea Milano-Limbiate.