A Gessate il cavalcavia che finisce in un prato: due milioni di euro alle ortiche

L’ennesima «incomprensione» fra enti: e il cavalcavia Teem, per ora, finisce nei campi

Il cavalcavia interrotto che finisce nei campi

Il cavalcavia interrotto che finisce nei campi

Gessate (Milano), 16 novembre 2016 - La strada di cantiere pronta allo smantellamento, la strada futura ancora appesa a progetti e conti, e l’ennesima «incomprensione» fra enti: e il cavalcavia Teem, per ora, finisce nei campi. Al di là del viadotto “interrotto”, ma solo sulla carta, il tracciato della tangenziale ovest di Gessate, prevista dai vecchi Pgt. «Non si farà perché il Comune non ha voluto prendersene carico - così dalla concessionaria -. Il viadotto? Non serve a nessuno». «Per quella strada progetti in corso e fondi stanziati dalla Regione - tuona in Comune il sindaco -: certo non da Teem, che sul mio Comune ha preferito fare danni altrove». La nuova polemica all’ombra dei lavori autostradali si accende ai piedi del cavalcavia appena fuori il casello Teem di Pessano con Bornago, costato 2 milioni di euro, che parte da una rotonda fuori barriera, passa sopra l’autostrada, e si interrompe, ad oggi, con vista campagna. Dall’altra parte, solo lo sterrato di cantiere che la concessionaria ha realizzato a inizio lavori «e sul cui sedime - si spiega da Milano - si sarebbe dovuta realizzare la tangenziale ovest del Comune, prevista dal piano regolatore gessatese. Ben due amministrazioni comunali, però, si sono espresse in maniera contraria».

E ora? «Ora si smantella, i lavori sono finiti». Con tanto di esborso a carico della società, si sottolinea, per il ripristino dei terreni. Sin qui Teem. Ma il sindaco di Gessate Giulio Sancini trasecola. «Quella circonvallazione - dice - è quella che io chiedo da cinque anni, e che si poteva fare ‘in conto Teem’ dirottandovi almeno parte dei quattrini spesi per la variante alla ex Statale 11, inutile e dannosa. Non è mai stata finanziata. Dovevo forse prendermi in carico una strada di cantiere? Ma i fondi ora ci sono, stanziati da Regione, e un percorso è aperto». Il cavalcavia interrotto: «Per paradosso dico meno male che è stato fatto. In futuro, se le strade che noi chiediamo arriveranno, ci sarà già la struttura. Un’assurdità? Ce ne sono state di peggiori». La circonvallazione delle polemiche doveva, o dovrebbe, collegare il viadotto con il nuovo sottopasso della metropolitana, e dunque con la stazione capolinea della linea 2 della Metropolitana. La strada di cantiere ha tracciato leggermente diverso, ulteriormente modificato ad avvio lavori per controversie con gli agricoltori. Teem si dice pronta a smantellare, «non serve più».