Viabilità, posteggi e ciclabile a Cassina: trovato un accordo solo a metà

Intesa sulla riqualificazione di via Marconi

L'assessore Tommaso Chiarella

L'assessore Tommaso Chiarella

Cassina de' Pecchi (Milano), 30 novembre 2015 - Viabilità, posteggi e ciclabili in centro, nuovo tavolo in municipio, ma l’accordo c’è a metà. Intesa o quasi sulla riqualificazione di via Marconi e su alcuni degli interventi del piano ai nastri di partenza. Ma accordo impossibile sulla “questione” con la Q maiuscola, quella della ciclabile e del senso unico in viale Giovanni XXIII, che ha portato sulle barricate il neonato comitato Salviamo il Centro, e in Comune una petizione corredata da oltre duemila firme.

Al tavolo convocato l’altra sera in municipio, il secondo dopo l’assemblea pubblica del mese scorso, una folta delegazione del comitato cittadino, il sindaco Massimo Mandelli e la Giunta, alcuni consiglieri di minoranza. Incontro atteso: al centro le risposte della Giunta alle richieste di modifica al piano inoltrate dal comitato a seguito della petizione. Qualche fumata bianca c’è.

Modifiche rilevanti sul progetto in itinere riguardano la centralissima via Marconi: la prevista ciclabile è stata traslata su carta sul lato nord, e non saranno toccati i posteggi di cui era stata ventilata l’eliminazione: i posti auto passeranno anzi da 34 a 36. Sono stati inoltre inseriti, rispetto alla prima stesura, un paio di spazi per il carico e scarico merci. Altri ritocchi su tre o quattro altri punti critici. Ma resta aperta la querelle su via Giovanni XXIII; la strada, dei portici e dello shopping. Il piano prevede di renderla a senso unico e di trasformarne una parte in “boulevard” con pista ciclabile e spazio pedonale, con cancellazione di 23 degli attuali parcheggi.

Il Comitato chiedeva qui una drastica revisione: traslazione della ciclabile sull’altro lato della strada, mantenimento del doppio senso di marcia e dei posteggi. «L’ipotesi è stata vagliata dai nostri tecnici - così Tommaso Chiarella, assessore alla Mobilità - che ne hanno stabilito la difficile fattibilità. Traslare la ciclabile nel parco dall’altro lato della strada la renderebbe poco appetibile. Non la userebbe nessuno, si andrebbe a snaturare l’intervento. Per realizzarla in quel punto, inoltre, si dovrebbe “occupare” una parte del parcheggio libero davanti alla stazione della metropolitana. Infine, ma non ultimo, aumenterebbero i costi dell’intervento».