Legnano (Milano), 10 marzo 2014 - Valter Pusceddu squalificato a vita. La conferma del provvedimento nei confronti del fantino che ha rappresentato i colori della contrada La Flora nel Palio di maggio arriva direttamente dal Tribunale amministrativo regionale. La seconda sezione del Tar Lombardia ha respinto il suo ricorso: Pusceddu non potrà mai più partecipare al Palio di Legnano. Il fantino aveva impugnato la sanzione che gli era stata comminata il 10 settembre dal Collegio dei Magistrati, cioè la squalifica a vita dal Palio di Legnano dopo la maxirissa che era avvenuta dietro la pista dello stadio Giovanni Mari dopo la batteria di qualificazione della corsa ippica di maggio e che aveva visto Bighino - questo il nome di battaglia di Valter Pusceddu - protagonista insieme ad alcuni contradaioli di Flora e San Martino e al fantino Andrea Coghe. La Camera di Consiglio del Tar si è riunita e, sentiti i difensori delle parti in causa, ha stabilito che «sussistono dubbi sulla giurisdizione del giudice amministrativo, in quanto la sanzione irrogata al ricorrente non sembra costituire manifestazione di potere amministrativo, lesiva di un presunto interesse legittimo e come tale fondante la giurisdizione generale di legittimità» del Tar stesso. L'ordinanza aggiunge inoltre che la mancata partecipazione al Palio di Legnano non costituisce un danno irreparabile per il fantino Valter Pusceddu in quanto può legittimamente prendere parte ad altre manifestazioni simili.

La seconda sezione ha infine disposto di trasmettere il fascicolo al presidente del Tar Lombardia affinché possa valutare l'eventuale assegnazione della causa terza, presso la quale è pendente un precedente ricorso promosso dallo stesso Pusceddu.

di Cristiana Mariani