Cernusco Lombardone, 20 aprile 2014 - Manesca ma anche troppo severa, specialmente nei confronti di alcuni bambini. Per questo una maestra è finita sotto inchiesta, non solo da parte dei magistrati della Procura di Lecco, a cui i genitori di un alunno si sono appellati perché l’insegnante ha messo le mani addosso al proprio figlio, ma pure da parte del dirigente scolastico e del provveditore provinciale. La docente in questione è sempre la 55enne che abita in provincia di Monza e presta servizio alle elementari di Cernusco Lombardone, la stessa che settimana scorsa è stata denunciata d’ufficio per lesioni personali perché avrebbe ripetutamente spinto un ragazzino di 11 anni che frequenta la quinta della primaria di via Carlo Pirovano contro un estintore perché non voleva stare in fila dove aveva stabilito lei per mettersi invece vicino ai suoi amici.

Dagli ultimi accertamenti è emerso che le mamme e i papà degli scolari il 20 marzo si erano già rivolti con tanto di raccomandata ufficiale al dirigente didattico per avvisarlo dei modi «non ideonei» dell’insegnante, modi che - a detta dei genitori - hanno creato «non pochi problemi psicologici ai bimbi, in particolare a un gruppo contro cui si accaniva quotidianamente». I problemi sarebbero cominciati subito dall’anno scorso, da quando la maestra è stata trasferita nel piccolo centro brianzolo. «L’insegnante è oggetto di lamentele dal suo arrivo alla scuola elementare di Cernusco e - proseguono i genitori - la dirigenza scolastica era stata già messa al corrente». A quanto pare però non sarebbe servito a nulla. Per questo alla fine dello scorso mese era stata inoltrata anche una protesta formale. Anche in quel caso tuttavia le rimostranze sarebbero cadute nel nulla. La situazione infine sarebbe ulteriormente trascesa con il presunto episodio di «maltrattamenti».

«Il bambino in questione non è né indisciplinato, né irrequieto ma semplicemente è un bambino che voleva stare vicino ai suoi amici e non gli è stato permesso - riferiscono i testimoni -. È stato ripetutamente strattonato e spinto contro al muro dall’insegnante, fino a fargli sbattere la testa contro un estintore causando al bambino una distorsione cervicale. Purtroppo è stato solo l’epilogo di una triste storia di omertà e impossibilità di intervenire in maniera adeguata nonostate svariati colloqui, riunioni e solleciti». Per il momento la diretta interessata si trova a casa, in malattia: non avrebbe retto alla querela che rischia di compromettere una carriera sin qui inappuntabile.

Ma dopo quanto avvenuto sono stati obbligati a mobilitarsi pure i superiori che ora stanno valutando i possibili provvedimenti disciplinari del caso.