Taceno (Lecco), 17 novembre 2013 – «La provinciale 62 per ora resta chiusa, sono necessarie una serie di verifiche per stabilire come intervenire». Così l’assessore alla Protezione civile Franco De Poi parla della situazione viabilistica tra Bellano e Taceno dopo che sabato sera intorno alle 23 una frana di circa 50 metri cubi si è abbattuta sulla carreggiata. Dopo le prime ore in cui si temeva potessero anche essere rimaste coinvolte persone ora c’è la certezza che il problema è solo viabilistico e potrebbe trattarsi di un problema non di facile soluzione.

«Ci sono alcune notizie positive – spiega De Poi – come il fatto che l’asse stradale ha retto, non sembra vi siano lesioni strutturali alla strada che di fatto è appoggiata alla montagna. Purtroppo però ci sono anche aspetti preoccupanti, in particolare i tecnici devono stabilire le possibili evoluzioni del fenomeno. Si è creato una sorta di buco nella roccia dietro la parte franata e questo potrebbe comportare tempi di intervento difficili da quantificare, così come i costi. Oggi i tecnici saliranno sopra il punto dove è avvenuto il distacco per cercare di fare tutti i rilievi necessari».

La frana, di dimensioni significative, ha completamente interrotto la Provinciale 62 nel tratto di discesa che da Bellano va verso Taceno e Casargo. Si tratta di roccia e terra che per ora non è stata rimossa in attesa di verificare la stabilità dello sperone di pietra ancora attaccato alla montagna. Sul posto i tecnici non hanno dato cifre ma la sensazione è che si tratti di un intervento complesso e probabilmente molto oneroso che in un momento di difficoltà economica come quello attuale non è certamente facile affrontare. «Nella sfortuna – sottolinea l’assessore alla Protezione civile – c’è di buono che la frana è caduta oltre la strada che sale verso Parlasco, questo significa che il collegamento stradale per la Valsassina non è compromesso.

Chiaramente si creano disagi soprattutto per chi si muove da e per Taceno e Casargo che è costretto a un giro di alcuni chilometri più lungo per tornare a casa. Comunque dopo le prime verifiche di sabato notte e di ieri, da oggi si procederà con ulteriori controlli più approfonditi per cercare di risolvere il problema e stabilire quanti soldi sono necessari per intervenire».  La provinciale 62 è stata spesso martoriata da frane e distacchi più o meno grossi. Il primo ottobre del 2010 una quindicina di metri cubi di sassi bloccarono la strada per alcuni giorni, un’altra frana si abbatte sulla Provinciale il 24 settembre del 2012 obbligando la Provincia a chiudere nuovamente al traffico, non si contano invece i piccoli distacchi che in occasione di forti piogge e nei periodi di gelo rendono pericolosa questa strada aggrappata alla montagna.