Imbersago, 9 maggio 2013 - L’Adda ha restituito un altro cadavere. E’ quello di una donna all’apparenza di mezza età, di cui non si conoscono ancora le generalità. E’ stato ripescato questa mattina, giovedì, a Imbersago, a poca distanza dall’approdo del traghetto leonardesco. Sono stati proprio gli addetti del battello a notare il corpo trasportato dalla corrente.

Sono subito intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri, che hanno recuperato la salma poco più a valle. Si presume si sia trattato di un gesto estremo, perché la signora in mano stringeva una corona di rosario. Sul posto è accorso anche un medico dell’Asl per la constatazione di decesso. Alle operazioni hanno assistito diverse persone che in quel momento stavano passeggiando lungo l'alzaia.

Il feretro è stato quindi ricomposto e trasferito presso la camera mortuaria dell’ospedale San Leopoldo Mandic di Merate per primo esame esterno, in base al quale il magistrato di turno, la dottoressa Cinzia Citterio, valuterà se disporre ulteriori accertamenti oppure archiviare definitivamente il caso.

In tanto è stato identificato il giovane rinvenuto mercoledì mattina a Paderno, all’altezza della centrale idroelettrica dell’Edison. E’ un 27enne di Calusco d’Adda. Si presume anche in questo caso un’azione volontaria, ma non si esclude al momento nemmeno l’incidente, perché i suoi indumenti erano lacerati, come se fosse scivolato dalla riva fin dentro il torrente.

Nelle prossime ore i genitori del ragazzo dovranno disbrigare le trisri e dolorose pratiche di riconoscimento ufficiale e dalla Procura stabiliranno se disporre l’autopsia per cercare di appurare quanto successo. Quello che è certo è che si esclude si tratti di un caso di reato.