Paderno d’Adda, 1 agosto 2012 - Si svolgeranno sabato mattina alle 10 nella chiesa parrocchiale del paese i funerali di Mattia Fumagalli, il 19enne di Paderno d’Adda che ieri pomeriggio, martedì, è morto in un incidente in moto a Merate.

Il magistrato della Procura della Repubblica di Lecco, che sulla vicenda ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, ha già restituito il feretro ai genitori senza disporre l’autopsia. Il giovane è deceduto in seguito a un grave trauma toracico, che ha lesionato gli organi interni e provocato una copiosa emorragia. Gli esami alcolemici come quelli tossicologici sarebbero negativi.

Il ragazzo era appassionato di due ruote, una passione trasmessagli dal padre che le restaura, specialmente della sua potente Cagiva, che chiamava la “my lady baker”. Era proprio in sella alla sua “signora” quando si è consumata la tragedia.

Stava percorrendo via Fratelli Cernuschi dalla provinciale verso il centro cittadino, quando è finito contro una Fiat Punto condotta da un immigrato di 36 anni del Bangladesh che vive a Lomagna che proveniva dalla direzione opposta e che stava ultimando una manovra di svolta a sinistra per immettersi in via degli Alpini.

Probabilmente il guidatore non ha visto il centauro e gli ha tagliato la strada, forse il motociclista procedeva a velocità troppo sostenuta. Gli agenti della Polizia locale incaricati dei rilievi devono ancora ricostruire con esattezza la dinamica. Un aiuto potrebbe forse arrivare anche dalle immagine delle telecamere del sistema di videosorveglianza installate in zone.

Sull’asfalto non è stato riscontrato nessun segno di frenata e l’impatto è stato inevitabile quanto devastante. Il pilota della due ruote è finito all’interno dell’utilitaria sfondando il finestrino posteriore destro. Le sue condizioni sono parse subito gravi. Non respirava, non si muoveva ed era in arresto cardiaco. I sanitari del 118 sono riusciti a rianimarlo e trasferirlo d’urgenza al Pronto soccorso del San Leopoldo Mandic.

Anche in ospedale il suo cuore ha cessato di battere, ma è stato nuovamente rianimato. Infine un terzo arresto cardiaco da cui non si è più ripreso, tanto che i medici hanno dovuto dichiararne il decesso e comunicare la notizia ai genitori. La madre, disperata, in un ultimo gesto di affetto ha preso in braccio il figlio, lo ha stretto a sé e chiesto se poteva portarlo a casa.

Sotto shock anche l’automobilista, che non riusciva a capacitarsi di quanto successo. Quando ha saputo della morte del ragazzo è scoppiato in pianto