Mercoledì 24 Aprile 2024

Caso neve, il Prefetto scrive ma ormai è guerra tra enti

Corda ordina: «Prima la sicurezza». Ma i soldi scarseggiano e scatta la protesta tra i Comuni che rischiano di pagare il conto di Roberto Canali

Un mezzo spalaneve (Cusa)

Un mezzo spalaneve (Cusa)

Como, 30 gennaio 2015 - Scongiurata almeno per ora, l’emergenza neve grazie all’intervento del Prefetto, Bruno Corda, il quale ha dovuto spedire una missiva a Villa Saporiti per ricordare che garantire la percorribilità e sicurezza delle strade è un obbligo da parte di un’amministrazione pubblica. C’è insomma il beneplacito, se pure informale, da Roma a utilizzare tutte le risorse necessarie per garantire la pulizia con la possibilità di derogare, in caso di emergenza, anche ai binari strettissimi del patto di stabilità. Eventualità che però a Villa Saporiti preferirebbero evitare: per tenere puliti 550 chilometri di strade in provincia di Como sono necessari 7.700 euro l’ora, oggi con i fondi già accantonati si potrà coprire il servizio per un paio di giornate, prima di dover erodere altri capitoli.

Anche per questo la nuova presidente della Provincia, Maria Rita Livio, aveva chiesto aiuto ai Comuni che però di fronte all’eventualità di doversi fare carico anche delle strade provinciali sono andati su tutte le furie. Attacchi sono giunti non solo dai sindaci di centrodestra e dai primi cittadini delle aree più esposte al rischio gelo, come le zone montane e la Valle Intelvi, a sparare a palle incatenate, di neve naturalmente, contro la presidente della Provincia sono stati anche i suoi stessi compagni di partito. «Spero ci sia presto una convocazione di tutti i sindaci della Provincia per discutere e risolvere questo problema – interviene Giovanni Marchisio, il primo cittadino di Mariano Comense –. Villa Saporiti non può scaricare tutto sulle spalle dei Comuni. Noi per fortuna abbiamo una sola strada provinciale sul nostro territorio, la Novedratese. Ma chi la terrà pulita se nevica? I Comuni hanno bilanci veramente critici, non si può annunciare a ridosso di una prevista nevicata di non avere i soldi per spalare la neve». 

Richiama ai suoi doveri la Livio anche il sindaco di Albese con Cassano, Alberto Gaffuri. «Non stiamo facendo un processo, ma bisogna chiarire il quadro, soprattutto in ottica futura. La Provincia ha l’obbligo di pulizia delle strade dalla neve, dei tagli si sapeva da tempo. Le amministrazioni locali non sono mai state informate ufficialmente, se non da una lettera, tardiva, arrivata nei giorni scorsi e firmata da un dirigente. Il problema sta nel merito: non si può lasciare a un comunicato stampa di un dirigente la gestione di una partita tanto complessa come quella della viabilità d’emergenza in caso di neve».