Taxi e inquinamento, Milano è un esempio a livello europeo

Pensare di risolvere i problemi dell’inquinamento atmosferico liberalizzando il servizio taxi mi pare limitativo e improponibile

Milano, 21 ottobre 2017 -

DOMANDA:

Caro direttore, la soluzione al problema dello smog è solo una, già presente in molte metropoli di tutto il mondo: aprire le licenze taxi alla concorrenza libera e non sleale. Anche i bus di città dovrebbero dare per primi l’esempio ed essere elettrici come i filobus o i tram. Non le auto private, bensì i taxi dovrebbero essere incentivati economicamente a usare auto elettriche: loro possono ricaricarsi facilmente nelle soste tra una corsa e l’altra; le tariffe controllate possono togliere dalle città le auto dei privati, che oggi girano anche per accompagnare figli e nipoti allo shopping e a scuola. Franco Arriciati

RISPOSTA:

Il tema è serio e anche complesso da affrontare, come già evidenziato di recente in questo spazio riservato ai lettori. Pensare di risolvere i problemi dell’inquinamento atmosferico liberalizzando il servizio taxi mi pare limitativo e improponibile. Parliamo di un servizio pubblico che obbliga i titolari di licenza a sottostare a una serie di impegni: non ultimo, appunto, quello delle tariffe definite. I taxi milanesi peraltro rappresentano, anche se in pochi lo sanno, una eccellenza a livello europeo: più del 50% delle auto bianche in circolazione sono infatti veicoli ibridi. Parliamo di 2.622 macchine su 4.850. Negli ultimi anni i tassisti hanno rinnovato con spirito ecologico il parco auto, nonostante non siano state onorate dagli enti pubblici apposite convenzioni che incentivavano l’operazione. Occorre perciò guardare altrove per risolvere i guai dell’aria inquinata di Milano. I tassisti la loro parte la stanno facendo. sandro.neri@ilgiorno.net