Milano, 10 dicembre 2013 - Giornata di disagi in centro a Milano, dove è arrivata la protesta dei Forconi in seguito alla prima mobilitazione di lunedì 9 dicembre. I manifestanti si sono radunati prima al Luna Park dell'Idroscalo, per poi convogliare verso il Palazzo della Regione in piazza Duca D'Aosta. Per le strade di Milano hanno sfilato in segno di protesta 300 trattori guidati da produttori di latte vicini ai Cobas. Traffico in tilt in piazzale Loreto, snodo cruciale per la viabilità. La manifestazione è terminata alle 19 e la situazione, pian piano, è tornata alla normalità. 

 

PRESIDIO AL PIRELLONE - I manifestanti di Copagri provenienti da tutta la Lombardia hanno realizzato un presidio per chiedere provvedimenti in sostegno dei settori suinicolo e lattiero caseario. Hanno iniziato una trattativa col prefetto e davanti alla stazione centrale hanno portato alcuni trattori. Da un furgone hanno scaricato nello spiazzo davanti a Palazzo Lombardiaun mucchio di pallet di legno. Hanno intenzione di bruciare i pallet per scaldarsi.

"Vogliamo che le proteste siano pacifiche, non vogliamo la violenza ma il dialogo", ha spiegato Umberto Gobbi, presidente di Non Vogliamo Più Pagare e coordinatore nazionale del comitato 9 dicembre. I forconi hanno rinunciato ai presidi in Bicocca e davanti all'Alfa Romeo di Arese, ma sono rimasti tutta la notte a Rho e davanti allo stadio di Monza.

 

TRAFFICO IN TILT IN PIAZZALE LORETO - Il blocco del traffico "a singhiozzo" che oggi ha fermato le vie d'accesso di piazzale Loreto continuera' anche domani. I manifestanti oggi hanno continuato a fermare alternativamente le vie d' accesso della rotonda per tutta la giornata. Nel pomeriggio e fino alle 19 tra le auto ferme le persone che partecipavano al corteo hanno distribuito un volantino firmato da azione Rurale, A I Tras, I forconi, Movimento Autonomo Autotrasportatori, Cobas Latte e Comitati Riuniti Agricoli.

MOMENTI DI TENSIONE - Momenti di tensione in piazzale Loreto quando un'Audi nera ha cercato di sfondare il blocco del traffico. L'auto e' stata immediatamente circondata dai manifestanti, convinti che si trattasse di un'auto blu, ed e' stato necessario l'intervento della polizia per allontanarli e consentire al conducente di andarsene. Ci sono però stata anche gesti di solidarieta': sono tanti i cittadini che oggi sono scesi dalle loro auto per stringere le mani ai manifestanti condividendo con loro i motivi della protesta.

TOLTO UNO STRISCIONE - E' stato fatto togliere subito dagli altri manifestanti uno striscione che avevano portato in Piazzale Loreto alcuni aderenti ai centri sociali con la scritta 'In piazzale Loreto c'e' ancora posto'. "Lo avevano appeso i militanti del centro sociale Cantiere - ha spiegato uno dei portavoce del Movimento dei Forconi, Gruppo 9 dicembre, Chowbe De Leo - appena ce ne siamo accorti lo abbiamo staccato perche' non vogliamo slogan che possano incitare alla violenza e perche' non vogliamo riferimenti politici". Nel piazzale, dove nell'aprile del 1945 vennero esposti i corpi di Benito Mussolini e Claretta Petacci, prosegue da stamattina l'occupazione dei 'forconi'. Al posto di quello del centro sociale sono stati appesi altri striscioni con la scritta '9 dicembre l'Italia si ferma' e 'Scendi dalla macchina e vieni a protestare con noi'.

 

IN PROTESTA ANCHE MERCOLEDI' 11 DICEMBRE - I manifestanti dicono che domani il presidio comincerà alle 7 del mattino, e invitano i passanti e i curiosi a unirsi alla protesta contro l'euro, le banche e il governo. Tra i manifestanti, un centinaio circa, alcuni sventolano bandiere tricolori e altri agitano fumogeni con i colori della bandiera italiana. Ci sono studenti, disoccupati, lavoratori e famiglie. C'e' chi questa mattina ha scelto di chiudere la propria attivita' per andare in piazza a protestare contro lo Stato, le tasse troppo alte e una classe politica che pensa solo a se stessa. "Tutti i negozianti dovrebbero chiudere e manifestare con noi - ha spiegato Enzo Falzone, imprenditore di Milano - avevo 15 agenzie immobiliari e adesso ne ho 1. Troppe tasse e se non paghi subito arriva Equitalia". Il corteo e' scortato dalla polizia, che ferma il traffico in corrispondenza degli incroci e chiude la fila delle persone, che stanno sfilando tra il traffico rallentato.

 

RHO - E' ancora in presidio il comitato 9 dicembre, di cui fa parte anche il movimento dei Forconi. Altri luoghi caldi sono lo stadio Palaper di Monza. Il traffico rallenta sulla strada statale che collega Melegnano e Binasco con la Val Tidone a circa un chilometro dallo svincolo autostradale. "Ci sono 15 chilometri di coda e anche gli autotrasportatori accettano volentieri questi disagi perché capiscono che la nostra battaglia è per loro", afferma Gobbi. Presidi e proteste anche a Brescia. "Non possiamo protestare con i nostri camion, perchè altrimenti la polizia ci sequestra i mezzi e ci impedisce di usarli, perciò abbiamo dovuto fare dei presidi", ha spiegato Sandro Norcini, responsabile di Trasporto Unito della Lombardia, movimento che fa parte del comitato 9 dicembre, che questa mattina si trova a Rho.

"Ieri mattina i poliziotti ci hanno obbligato a tenere fermi i nostri mezzi nell'area di servizio di Assago e ce li hanno sequestrati per tutto il giorno - ha proseguito Norcini - e per questo non siamo riusciti a manifestare e bloccare la tangenziale di Milano. Non ci lasciano manifestare - ha aggiunto - ma non ci fermeranno di certo. Vuol dire che dovremo preparare qualche altra sorpresa".

 

COMO - Puntuali sono tornati i manifestanti dei 'Forconi'. La presenza dei manifestanti ha paralizzato la circolazione lungo le vie che da San Fermo, Varese, Milano e dalla A9 conducono verso la piazza di Camerlata. Code segnalate lungo la Statale dei Giovi da Grandate, bloccate completamente le vie Pasquale Paoli e via Cecilio, caos a Lazzago. Automobilisti in coda fino a un'ora. Alla manifestazione stamani si sono uniti anche molti studenti, mentre molti automobilisti si sono mostrati solidali con i manifestanti che, annunciano, vogliono andare avanti tutta la settimana. All'altezza del semaforo di piazza Camerlata stanno distribuendo volantini che riportate le motivazioni della protesta contro l'attivita' di Governo.

 

BERGAMO - I manifestanti si sono raggruppati in due dei punti in cui si erano piazzati ieri, lungo la provinciale Padana Superiore a Treviglio e allo svincolo per l'aeroporto di Orio al Serio lungo l'Asse interurbano di Bergamo. Ma mentre ieri si erano limitati a mostrare striscioni e distribuire volantini, oggi allo svincolo di Orio hanno anche creato rallentamenti all'ora di punta che poi, a catena, hanno avuto ripercussioni lungo tutta la superstrada che circonda Bergamo.

 

MANTOVA - Come ieri i Forconi si sono ritrovati davanti al casello autostradale di Mantova nord, sull'Autobrennero. I manifestanti non effettuano blocchi del traffico, ma lo rallentano distribuendo volantini. Al momento sono segnalate code in entrata e in uscita dal casello, mentre sull'intera zona grava una fitta nebbia. A vigilare discretamente sulla protesta carabinieri e polizia senza divise antisommossa.