Vasche per il Seveso? Ora Senago chiede chiarezza

A Senago previsti due invasi: per uno lavori partiti, l’altro resta sulla carta. Il Pd attacca la Lega e presenta un’interrogazione alla giunta regionale

Una manifestazione di Legambiente nell’area dell’invaso di Senago

Una manifestazione di Legambiente nell’area dell’invaso di Senago

Senago (Milano), 17 ottobre 2020 - Il giallo delle due vasche di laminazione per il contenimento del Seveso a Senago si trasforma in battaglia politica. Due quelle previste sulla carta, ma solo una finanziata. Per ora? Il contestato progetto che preoccupa i senaghesi per via della falda di acqua potabile che scorre proprio sotto la prima vasca in via di realizzazione, sembra avere una doppia faccia. Carlo Borghetti, vicepresidente Pd del consiglio regionale, presenterà con il collega dem Pietro Bussolati un’interrogazione alla Giunta regionale per chiedere lo stato d’attuazione del Contratto di fiume Seveso. Una decisione che arriva a seguito delle dichiarazioni televisive fatte dal consigliere regionale della Lega Riccardo Pase, presidente della Commissione Ambiente, che hanno sollevato le polemiche. "A Senago la progettazione complessiva è di due vasche di laminazione che serviranno contemporaneamente il torrente Pudiga e Garbogera, ma anche all’occorrenza le acque del canale scolmatore di Nord Ovest e quindi del Seveso", spiega Borghetti anche lui parte della Commissione Ambiente.

«Pase ha affermato che Regione Lombardia sta realizzando le opere che sono prioritarie, quindi quelle dell’asta del Seveso, sottoscrivendo di fatto il progetto complessivo, e subito dopo ha sostenuto che di vasca ne è sufficiente una sola - dice il consigliere -. Sono posizioni che non stanno insieme perché se il progetto è di due vasche, e quello la Regione sta realizzando, Pase deve dire quali informazioni tecniche ha in mano per sostenere che però basta una vasca sola, poiché questo significherebbe rimettere in discussione tutto quanto è stato fatto fino a ora".

Sono cinque, sulla carta, le opere previste nel bacino del Seveso e ritenute dal Pirellone risolutive per le periodiche esondazioni che allagano alcuni quartieri di Milano: due sono in corso di costruzione a Senago e Bresso, mentre due sono state appaltate e i lavori dovrebbero prendere il via entro fine 2020 (Lentate sul Seveso e aree golenali di Carimate, Cantù e Vertemate con Minoprio). L’ultima a Paderno, dove si attende l’approvazione della bonifica dell’area. "I senaghesi non hanno bisogno di essere presi in giro - insiste Borghetti -. Piuttosto, cerchiamo di incentivare lo sforzo per ripulire le acque del Seveso e dei torrenti dell’asta, attraverso poderosi finanziamenti regionali per il tracciamento degli scarichi e la chiusura o l’adeguamento di quelli in difetto come stanno facendo Brianza Acque e Fondazione Lombardia per l’Ambiente".