Sassuolo, gran debutto: sbanca Busto Arsizio

Antropova trascinatrice con 31 punti, partita vinta dopo un tie-break tiratissimo. Decisivi i cambi, con Salinas e Spinello in regia capaci di girare la partita

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Busto Arsizio

2

Sassuolo

3

(2522 2826 1825 2125 1315)

FUTURA : Michieletto 14, Veneriano 6, Carletti 19, Zingaro 10, Lualdi G. 16, Nicolini 2, Garzonio (L), Sartori 3, Vecerina 1, Lualdi A. 1, Sormani, n.e. Latham; all.: Lucchini.

GREEN WARRIORS SASSUOLO: Spinello 1. Magazza 8, Civitico 13, Antropova 31, Dhimitriadhi 12, Busolini 10, Falcone (L1), Zojzi 2, Pasquino 4, Salinas 7, n.e. Pelloni (L2), Fornari, Tajè, Ferrari; all.: Barbolini.

NOTE: Durata set 27’ 31’ 26’ 30’ 19’ per un totale di 133’, Busto 72 su 105 (BS 10, Vinc 6, Muri 11, EP 12), Sassuolo 88 su 113 (BS 18, Vinc 6, Muri 19, EP 10).

Inizia col botto la quarta avventura in A2 della Green Warriors Sassuolo, che mette a segno il colpo della giornata, sul campo del temutissimo Futura: la formazione sassolese, con una inedita divisa biancoazzurra come tributo all’Idea Volley Sassuolo, ha confermato quanto di buono si era visto in precampionato, spegnendo a muro l’attacco bustocco, e traforando il blocco avversario con l’attesissima Antropova, che l’anno scorso giocava in serie C, capace di mettere a terra 31 punti, con due ace e quattro muri. Se il tie break è stato sicuramente vietato ai deboli di cuore, con Sassuolo capace di rimontare dal 11-13 al 15-13 finale, la chiave della partita sicuramente nel terzo set, quando Barbolini ha dapprima lasciato in panchina l’alzatrice Spinello, con cui era partito, per dar spazio ad una concreta Pasquino, che ha tolto riferimenti alle padrone di casa, quindi ha cambiato una Magazza non sempre efficacissima alla mano, per gettare nella mischia l’argentina Salinas, che a sua volta ha permesso alla Pasquino qualche giocata in più. Se i cambi hanno scardinato le sicurezze delle lombarde, all’importantissima vittoria, per morale e classifica, hanno contribuito che le due centrali, Civitico e Busolini autrici di quattro muri a testa, chirurgiche in attacco, e velenose anche in battuta, fondamentale sfruttato moltissimo dalle sassolesi, che pur sbagliando molto, hanno spesso mandato in tilt la ricezione avversaria: al resto ha pensato l’Antropova, che si conferma il "crack" dell’anno.

r.c.