Varese, 11 maggio 2013 - Se a Varese dici “bandiera”, il volto che viene in mente è quello di Leonidas Neto Pereira de Souza. 97 presenze e 22 reti in quattro stagioni lo consegnano giustamente alla storia del club biancorosso, dove è approdato dopo ben nove stagioni passate fra i dilettanti. Come si suol dire: meglio tardi che mai…

Quest’anno lei è diventato ufficialmente il capitano del Varese: cosa significa indossare questa fascia?
"E’ un motivo di orgoglio, una responsabilità in più verso una società che mi ha dato tantissimo. E’ una cosa che per me è veramente importante".

Dopo la sfortunata partita contro il Grosseto lei e altri giocatori siete andati a parlare coi tifosi: che cosa vi siete detti?
"Loro, come noi, provavano molto rammarico per il risultato. In ogni caso ci hanno detto che credono nei playoff e che ci staranno vicino sempre, e questo per noi è molto importante. E’stato giusto un breve momento di nervosismo da parte di tutti, ma dopo una beffa così è normale".

Cosa si sente di promettere per questo finale?
"Che da parte nostra la fame che c’è sempre stata non mancherà in queste ultime due partite. Le giocheremo come se fossero una guerra. Sappiamo che questi due match sono troppo importanti. Concentrazione e impegno: questo possiamo promettere".

Ha un contratto fino al 2014: l’intenzione è di vestire il biancorosso a vita?
"Certo, sarebbe una cosa importante. Qua a Varese, è inutile ripeterlo, tutti sanno che mi trovo molto bene. Quindi la mia voglia è di continuare e cercare di lottare per i grandi obiettivi come abbiamo sempre fatto".

Lei è arrrivato fra i professionisti a 31 anni. Troppo tardi?
"Bella domanda…penso che però il salto in Lega Pro sia arrivato al momento giusto. Le cose nella vita capitano in un momento ben preciso. Poi io ho avuto la fortuna di essere capitato in una società come questa: pur venendo da un calcio minore mi ha dato la possibilità di crescere e mi ha aiutato moltissimo. Per questo credo che sia valsa la pena di aspettare".

Ha cambiato molti partner in queste stagioni: con chi si è trovato meglio?
Sicuramente con Ebagua, siamo stati compagni nei 6 mesi della C1 e due anni in B. E’ quello con cui ho giocato di più, è normale che ci sia tanta sintonia: ci conosciamo molto bene.

E se potesse scegliere il suo compagno d’attacco ideale?
"Ne prendo uno che non gioca più: Ronaldo. E’ sempre stato il mio idolo, quando è stato bene è stato un giocatore unico, con qualità incredibili. Lo vedo come un modello, cerco di ispirarmi a lui, per noi brasiliani non potrebbe essere altrimenti".

A proposito di Brasiliani: il Varese ha ingaggiato Calil dal Crotone…
"Fa piacere che arrivi un altro carioca. E’ un giocatore di qualità, ha tanta esperienza e ci può dare una grande mano. Penso sia un acquisto molto positivo per noi".

di Luca Mastrorilli