"Anche stavolta approccio troppo morbido"

Calbini analizza il secondo ko di fila: "Meglio che a Cremona, siamo tornati in partita. Ma in difesa non possiamo concedere così tanto"

Migration

Due sconfitte di fila era da un po’ che non capitavano e l’umore non è dei migliori. Paolo Calbini ha fatto del suo meglio ma la sua esperienza in panchina non è ancora così solida da poter risolvere il momento di emergenza della squadra, priva di un americano prezioso negli equilibri del gioco.

"Purtroppo è andata male anche se è stata una partita diversa da quella di Cremona, dove eravamo stati disastrosi - ammette -. Però, anche stavolta nel primo quarto abbiamo subìto troppo da un solo giocatore: era stato Mian domenica scorsa, oggi è stato Scola. Non possiamo concedere 26 punti nei primi 10’ e da lì sono iniziati i nostri problemi, poi ci siamo un po’ aggiustati, rifatti sotto e siamo tornati in partita, ma abbiamo fatto fatica sempre".

La scelta di asfissiare Justin Robinson è stata vicente per la Openjobmetis non crede?

"Loro sono stati aggressivi: 40’ a pressare il nostro playmaker a tutto campo e così in attacco non siamo riusciti a giocare con il nostro ritmo"

Mentre il ’fattore’ è stato il nigeriano Egbunu, vi ha sorpreso?

"Lo sapevamo che la sua verticalità, unita alla sua rapidità, ci avrebbe creato dei grattacapi: ci ha dato molto fastidio stoppando diversi dei nostri tiri e anche in fase offensiva ha avuto il suo momento sia rollando che conquistando rimbalzi offensivi. Non siamo riusciti ad arginarlo ma la responsabilità è di squadra non di un solo giocatore".

Alla fine, così come a Cremona, non si è riusciti a salvare nemmeno la differenza canestri... "Nell’ultimo timeout ci siamo detti che potevamo ancora vincerla e comunque di ricordarci che all’andata avevamo prevalso di sette punti. Ma non abbiamo fatto buone scelte di tiro e questo non è il nostro modo di giocare, dobbiamo ritrovarlo in fretta. Speriamo che coach Repesa torni presto, abbiamo bisogno della sua grinta e della sua presenza per risistemare un po’ di cose".

Gara compromessa per Filipovity, che ha bruciato tre falli in un amen: non si poteva sostituirlo prima?

"Marko sapeva che aveva un compito difficile, perché Scola in queste ultime partite gioca spesso da n.4. E’ partito facendo subito due falli e, con il cambio già pronto sul cubo, ha commesso il terzo. Rimetterlo nel corso del primo tempo mi sembrava rischioso e comunque Drell in quella posizione ci ha dato abbastanza. Lo abbiamo reinserito nella ripresa, ha avuto uno sprazzo ma poi ha speso gli ultimi due falli per fermare il gioco, che non avevamo ancora il bonus".

Sabato arriva la Virtus Bologna, una sfida sempre sentita dai tifosi, cosa potete promettere?

"Proveremo a riscattarci. Siamo in un momento di emergenza dove bisogna stringersi e dare ognuno qualcosa in più".

Chiaramente, dall’altra parte della barricata Massimo Bulleri è molto contento: mettere in fila due vittorie così importanti, per una squadra che occupava l’ultimo posto, è tanta roba.

"Una partita che ci ha visto meritatamente protagonisti dall’inizio alla fine. Siamo sempre stati avanti nel punteggio - sottolinea ’Bullo’ -, un segno di solidità e di maturità. Abbiamo avuto una buonissima attitudine difensiva e grande circolazione di palla, con 19 assist. Ci siamo divisi le responsabilità e tutti i miei giocatori hanno avuto un impatto di livello. Sono molto contento per la società, per chi ci segue e soprattutto per i ragazzi che si meritano serate come queste".

Elisabetta Ferri