La partigiana saronnese gli scrive, Draghi risponde

Scambio di rispetto e ammirazione tra il premier e Ivonne Trebbi sulla necessità di superare le differenze salariali di genere

Ivonne Trebbi è del 1928. Ha contribuito alla nascita del Pci di cui è stata parlamentare

Ivonne Trebbi è del 1928. Ha contribuito alla nascita del Pci di cui è stata parlamentare

Saronno - Dopo aver letto una dichiarazione del presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi sulla necessità di superare la disparità di salario tra uomini e donne, Ivonne Trebbi, partigiana saronnese, ha deciso di scrivergli una mail per ringraziarlo della presa di posizione. Pochi giorni dopo è arrivata per posta la risposta di Draghi. Ivonne Trebbi nasce il 31 gennaio 1928 ad Argelato. Nel 1943 diventa partigiana: col suo sorriso malizioso riesce a superare i posti di blocco nazifascisti e a trasportare giornali clandestini, sapientemente nascosti nella sua inseparabile bicicletta. Arrestata, imprigionata, mai cede alle percosse e alle sofferenze inflitte.

Terminato il conflitto, Ivonne continua il proprio impegno civile. Nel 1958, con il trasferimento a Varese, comincia per Ivonne un lunghissimo periodo dedicato alla crescita organizzativa del Partito comunista locale, spesso condivisa col marito Giancarlo Aloardi. Dal 1979 al 1987 diviene parlamentare nelle fila del Partito comunista italiano. La sua scelta di vita continua ancora oggi come testimone della Memoria storica per le nuove generazioni.

E continua, come ha fatto il 2 giugno con un discorso estemporaneo in piazza a Saronno per i diritti delle donne, come dimostra la lettera scritta a 93 anni a Mario Draghi. "Ho visto con tanto piacere la posizione che lei ha preso sui diritti delle donne, dicendo 'superiamo la disparità uomo-donna nei salari'. La mia esperienza dice che questa sua posizione avrà una notevole influenza in Italia e negli altri Paesi, per questo volevo esprimere la mia riconoscenza per il suo contributo alla emancipazione e liberazione delle donne alla quale pure io ho contribuito".

"Ho letto con molto piacere la sua lettera – esordisce Mario Draghi nella risposta – .Sono io a doverla ringraziare, non soltanto per le sue parole gentili ma per la sua testimonianza di libertà e passione civica. Faccio riferimento al suo contributo alla Resistenza e alla sua attività politica come deputata alla Camera. Se oggi ci interroghiamo su come ridurre i divari di genere è grazie a donne come lei che, con grande coraggio, hanno portato questi temi al centro della politica". Intensa anche la chiosa: "Sono profondamente convinto che il futuro dell’Italia dipenderà dalle opportunità che sapremo offrire alle giovani donne. Spero che il suo esempio possa servire da ispirazione per le nuove generazioni".