Malnate, Cinque Stelle col centrodestra: l'apparentamento diventa un caso nazionale

Siglata un'intesa 'familiare' per il ballottaggio: sfiorata la rissa in municipio

Daniela Gulino, candidata sindaco del centrodestra a Malnate

Daniela Gulino, candidata sindaco del centrodestra a Malnate

Malnate (Varese), 3 giugno 2019 - Più della disciplina di partito poté il cuore di un padre. Malnate si trasforma in un laboratorio politico. Per la prima volta in Italia il Movimento 5 Stelle abbandona la splendida solitudine con cui si è presentato alle elezioni e sigla un apparentamento ufficiale mettendo sul piatto il suo 7% raccolto il 26 maggio.

E lo fa con Lega e Forza Italia. Tutto in favore di Daniela Gulino, candidata alla carica di sindaco per il centrodestra, arrivata al ballottagio contro Irene Bellifemmine e il centrosinistra. Il papà di Daniela si chiama Giovanni ed è tra i volti storici dei pentastellati in città. Non era candidato, né iscritto. Ma è stato lui a firmare in municipio l’apparentamento ufficiale dei grillini con le liste di Lega e Forza Italia. Tutto per dare alla figlia la speranza di recuperare i sette punti di svantaggio con il Pd. Quando Gulino si è presentato in Comune, ha trovato l’aspirante sindaco a 5 Stelle, Domenico Mancino, all’oscuro dell’operazione. Si è sfiorata la rissa. Per di più, a siglare l’apparentamento è stata anche la lista di Fratelli d’Italia. Quindi, in caso di vittoria al secondo turno, a governare Malnate si troverà, fatto mai visto, una coalizione che comprende l’intero centrodestra oltre ai pentastellati.

Un inghippo per i vertici lombardi del Movimento, che qui come in tutta Italia avevano imposto la direttiva: «Nessun apparentamento». Gianluigi Paragone, il deputato Nicolò Invidia e il consigliere regionale Roberto Cenci se la prendono con papà Gulino: «Non facciamo accordi a livello locale – hanno ribadito – questo apparentamento è avvenuto alle spalle del candidato sindaco, è stato deciso da logiche familiari. Il Movimento prende ufficialmente le distanze». Il patto sulla carta è firmato. Resta da vedere se gli elettori dei Cinque Stelle seguiranno le indicazioni del loro volto storico locale o preferiranno restare a casa.