Gallarate, giunta a rischio: ipotesi appoggio esterno di Forza Italia

Il sindaco dopo l'inchiesta sulle presunte tangenti chiede agli azzurri di prendere una posizione

Il sindaco Andrea Cassani

Il sindaco Andrea Cassani

Gallarate, (Varese), 21 maggio 2019 - Giorni decisivi per la tenuta dell’asse di maggioranza Lega-Forza Italia. L’inchiesta milanese “Mensa dei poveri” ha travolto gli azzurri, pesanti i contraccolpi a livello locale, con gli arresti di esponenti di primo piano del partito, a cominciare dall’ex direttore generale di Amsc Nino Caianiello, intorno a cui ruoterebbe il sistema di corruzione tra tangenti e nomine imposte nelle partecipate. L’esecutivo a Palazzo Borghi è in bilico, situazione tutt’altro che tranquilla, nonostante a parole gli esponenti di Forza Italia nei giorni scorsi dopo l’incontro con il commissario provinciale Giacomo Caliendo abbiano rassicurato che «si va avanti». Ma bisogna capire come: gli assessori azzurri (Isabella Peroni e Moreno Carù) resteranno nella squadra di Cassani oppure usciranno garantendo però Forza Italia l’appoggio esterno alla maggioranza?

L’incertezza è massima, nessuno si sbilancia. Un’indicazione decisiva dovrebbe arrivare oggi: in programma l’incontro tra il sindaco Andrea Cassani e Caliendo, per fare il punto della situazione e quindi valutare come si possa procedere. Per Cassani che ribadisce di «essere stato un ostacolo al sistema Caianiello» gli attuali alleati forzisti «devono prendere con decisione le distanze da quanto sta emergendo nelle carte dell’inchiesta». E di questo parlerà oggi con il commissario provinciale degli azzurri, mandato dalla leader regionale Mariastella Gelmini, dopo la bufera giudiziaria. Se questo non avverrà, sembra inevitabile la rottura e dunque le dimissioni, avviando l’amministrazione al capolinea.

Intanto si attende la convocazione del Consiglio comunale (il 29 o 30 maggio), il Pd e la lista Città è Vita hanno presentato una mozione chiedendo di annullare la variante del Pgt finita sotto i riflettori della magistratura e le dimissioni del sindaco. Oggi intanto l’attenzione è rivolta al l’incontro tra Cassani e Caliendo, decisiva per il futuro della maggioranza a Palazzo Borghi, in attesa del consiglio comunale che potrebbe segnare la fine dell’alleanza Lega- Forza Italia se gli azzurri pubblicamente non avranno preso le distanze dal presunto “sistema Caianiello” portato allo scoperto dall’inchiesta milanese.