Elezioni a Varese, il rebus del "dopo Maroni": la rosa dei nomi si allarga

Da Zocchi a Marsico, da Bison a Cosentino: il centrodestra deve scegliere il candidato

La Lega ha difeso fino all’ultimo la candidatura di Maroni

La Lega ha difeso fino all’ultimo la candidatura di Maroni

Varese - Sono giorni caldi per la politica varesina, dopo che sabato Roberto Maroni ha annunciato il ritiro della sua candidatura a sindaco di Varese. Ora per il centrodestra è tutto da rifare, a soli 4 mesi dalle elezioni. In casa Lega da un lato c’è forte vicinanza all’ex ministro per la difficile decisione intrapresa, e dall’altro si guarda alla scelta del successore. "È un grande dispiacere non poter correre con Maroni – commenta il commissario cittadino Cristiano Angioy Viglio – era un candidato eccellente, che metteva d’accordo tutti. Bisognerà trovare un nome che possa creare entusiasmo nella coalizione". I tempi non potranno essere lunghi, vista la necessità di partire il prima possibile con la campagna elettorale. "Credo che in una settimana o 10 giorni al massimo raggiungeremo un nome", osserva Angioy. Questa sera intanto si riunirà la sezione cittadina della Lega. L’obiettivo è sondare l’animo dei militanti in merito ai vari nomi che stanno emergendo per il successore di Maroni come candidato del centrodestra.

E di nomi in questi giorni ne stanno circolando tanti, tra esponenti di partito e civici. Dal presidente di Federfarma Varese Luigi Zocchi, vicino a Forza Italia, all’ex azzurro Luca Marsico. Per la Lega sono tornate in auge le candidature di Barbara Bison e Matteo Bianchi, e avanza anche il nome di Carlo Piatti. Anche Giacomo Cosentino di Lombardia Ideale è uno dei nomi che stanno circolando: il diretto interessato ha commentato con un post su Facebook. "In questo momento non sono in grado di dare una risposta. A breve rifletteremo insieme alle altre forze del centrodestra sul percorso da intraprendere". Intanto sul fronte opposto non manca la solidarietà a Maroni. Luca Carignola , segretario cittadino del Pd, esprime un augurio personale a Bobo dal punto di vista umano. "Non ignoriamo – commenta – il significato politico che aveva la sua candidatura, ovverosia la necessità di schierare un big nazionale da parte del centrodestra per competere contro Galimberti; ora sarà dura per i nostri avversari trovare un candidato di pari rango".