La carica dei leghisti varesini: "Attilio Fontana, un 'soldato' del territorio"

La base del Carroccio esulta per la candidatura a governatore della Regione dell'ex sindaco

Attilio Fontana, al centro, a un corteo di sindaci

Attilio Fontana, al centro, a un corteo di sindaci

Varese, 11 gennaio 2018 - Galantuomo. Paladino del territorio. “Soldato” leale ma mai ostaggio delle ideologie quando era necessario difendere la sua Varese. Professionista e uomo del fare: "Soprattutto politico per passione". Attilio Fontana, sindaco di Varese per due mandati, candidato alla carica di governatore della Lombardia, raccontato da chi gli è rimasto accanto in 20 anni di politica. "Attilio? Un paladino del territorio – spiega Matteo Bianchi, segretario provinciale della Lega – Ha sempre mantenuto il contatto con i cittadini. È questa la sua forza. Lo ha fatto da sindaco di Varese, lo farà da presidente della Lombardia".

Dicono che fuori Varese sia poco conosciuto. "È il solo punto su cui i detrattori possono avere qualcosa da dire, perché Attilio Fontana non è attaccabile da nessun punto di vista – prosegue Bianchi – Io credo che questa sua 'scarsa notorietà' rappresenti la sua forza. Fontana ha sempre preferito la politica del fare concreto alle passerelle".  Ventisei anni insieme tra poco, sul piano professionale. Luca Marsico, Forza Italia, socio nello studio legale Fontana-Marsico spiega: "Lo conobbi nel 1992. Iniziai a lavorare con lui. Professionalmente mi ha insegnato tutto, perché Attilio prima di tutto è un grande avvocato. Un amico generoso che non si nega mai. Intelligente e pragmatico in aula, così come lo è da amministratore".

Di pragmatismo e di grandi doti di mediazione parla Marco Pinti, consigliere comunale della Lega Nord, già segretario cittadino: "Nel 99% dei casi sindaco e segretario cittadino di partito entrano in conflitto – spiega Pinti – con lui non è mai successo. Questo perché Fontana è così rispettoso dei ruoli, così estraneo alla prevaricazione, da rendere il dialogo semplice. Senza mai rinunciare alle idee". Sulle autonomie locali ad esempio. "È entrato in conflitto da presidente di Anci Lombardia con un governo di centrodestra – dice Pinti – per difendere Varese da tagli decisamente inferiori a quelli poi applicati dal governo di centrosinistra". Emanuele Monti, consigliere regionale del Carroccio aggiunge: "Rispettoso del movimento sempre, ma mai ostaggio delle ideologie", mentre il segretario cittadino Carlo Piatti, già assessore con Fontana conclude: "Una persona di grande caratura politica e di grande onestà intellettuale che ha sempre messo i bisogni della gente prima di tutto. Personalità e disponibilità che gli hanno permesso di governare al meglio Varese per dieci anni. Una persona, dal lato umano, sempre disponibile ad ascoltare e a cercare di risolvere i problemi che via via gli venivano prospettati".