Varese, liberi dalle tasse a inizio agosto

Ricerca Cna: in provincia si “smetterà” di pagare il 3 del mese prossimo

Artigiani al lavoro

Artigiani al lavoro

Varese, 25 luglio 2018 - I piccoli e medi imprenditori varesini si “libereranno” dalle tasse il 3 agosto. È questo il risultato che emerge dal quinto rapporto Cna “Comune che vai fisco che trovi”, presentato ieri mattina nella sede cittadina dell’associazione. L’indagine, riferita a tutti i capoluoghi di provincia e ad altri 23 centri che presentano un’alta densità di popolazione e di piccole imprese, calcola il “Total tax rate”, ovvero l’ammontare di tutte le imposte e di tutti i contributi sociali obbligatori che gravano sulle imprese espresso in percentuale sui redditi, e il “Tax free day”, il giorno della liberazione dalle tasse, che indica la data fino alla quale l’imprenditore deve lavorare – ogni anno – per produrre il reddito necessario ad assolvere gli obblighi fiscali e contributivi, dopo la quale potrà destinare il reddito d’impresa alle proprie esigenze e a quelle della sua famiglia.

Varese si colloca al 38esimo posto nella classifca elaborata per analizzare la pressione fiscale in un totale di 137 comuni. Il Total tax rate (Ttr) è del 59,1% e il Tax free day (Tfd), per quest’anno, è alle porte, visto che è segnato in calendario per il 3 agosto. In Lombardia meglio di Varese si “classificano” Sondrio, al settimo posto (Ttr 55,3% e Tfd 20 luglio) e Mantova (Ttr 56,2% e Tfd 23 luglio). La città in cui i piccoli imprenditori soffrono di più è Cremona, al posto numero 130 con il 67,3%. Il “tasso di tartassamento” è in salita rispetto agli ultimi tre anni: nel 2017 il Total tax rate era al 58,9% e i varesini erano liberi dalle tasse entro il 24 luglio, nel 2016 era al 58,7% con Tax free day il 2 agosto, nel 2015 il Total tax rate era al 58,7% ma il Tax Free Day era il 1 agosto. Ma il 2014 è stato un anno peggiore di quello presente: il Total tax rate era ben del 62,1% e il tax free day non è arrivato fino al 13 agosto.

«Il rapporto Cna - osserva Roberta Taje, direttore della sezione varesina dell’associazione - rivela come l’ossatura produttiva nazionale continui a essere soggetta a una pressione fiscale molto elevata. Un dato che risulta appesantito dal comportamento di alcune amministrazioni comunali nel mancato riconoscimento dell’esclusione dalla tassazione Tari delle aree destinate alla produzione di rifiuti speciali». Questo scenario, chiosa il presidente di Cna Varese Luca Mambretti, «potrebbe essere differente applicando alcune proposte di riforma presentate dalla Cna come L’aumento della franchigia Irap dagli attuali 13mila euro a 30mila euro, l’adozione del regime Iri al 24%, già prevista proprio per il 2018 e l’introduzione della totale deducibilità dell’Imu sui beni strumentali delle imprese come capannoni, laboratori, negozi». Per quanto riguarda il futuro la pressione fiscale media sulla piccola sulla piccola impresa tipo italiana, salita nel 2017 dello 0,3% al 61,2%, nel 2018 è destinata a crescere ancora, portandosi al 61,4%.