Varese, sconto benzina sotto attacco dell'Unione europea

Bruxelles: "Agevolazione da eliminare". E la politica si ribella

Confronto sullo sconto benzina

Confronto sullo sconto benzina

Varese, 24 novembre 2018 - L’Unione europea apre un nuovo fronte nel clima di conflitto permanente con il governo italiano. Stavolta corrono il rischio di andarci di mezzo migliaia di automobilisti residenti nella zona di confine. A Bruxelles, infatti, non va più giù la “neodiciottenne” (fu battezzata nel 2000) carta sconti carburante.

L’agevolazione, si legge in una lettera inviata a Roma, «crea distorsioni della concorrenza e viola le disposizioni delle norme comuni dell’Unione europea». Un monito a cui segue un ultimatum. L’Italia ha «sessanta giorni» per correggere questa anomalia. Come? È evidente, almeno per i vertici della Commissione Europea: cancellando la tessera. Subito si è alzata una levata di scudi che ha coinvolto i politici di maggioranza e opposizione, in Regione come a Roma. «La carta sconto non si tocca - ammonisce la vice presidente del consiglio regionale, la leghista Francesca Brianza - Le agevolazioni funzionano molto bene da quasi 20 anni. Non è un privilegio ma semplicemente un provvedimento di buon senso che permette di far rimanere capitali nel nostro Paese anziché deviarli oltre il confine. Ci sono ricadute positive per i distributori che fatturano e pagano le tasse in Italia e per l’economia in generale perché, come sappiamo benissimo, una volta in Svizzera il consumatore non si limita al pieno benzina ma acquista anche altri prodotti. Su questo punto daremo battaglia perché questa mossa dell’Europa ha tutto il sapore di un attacco verso il nostro Paese».

Sulla stessa lunghezza d’onda i colleghi del Carroccio Emanuele Monti («la carta sconto benzina non si tocca, difenderemo il nostro territorio») e Marco Colombo («Senza questo incentivo, i nostri distributori non potrebbero reggere la concorrenza d’oltreconfine. Tutelare le peculiarità dei territori e le loro esigenze è una priorità per la Lega»). Si muove anche il Pd a Roma, con il senatore Alessandro Alfieri. «Ho presentato un’interrogazione al governo - dice l’ex segretario regionale “dem” - per capire cosa intende fare in merito al contenzioso con la Commissione europea sullo sconto carburante nelle aree di confine fra Lombardia e Svizzera. La carta sconto benzina è un’esperienza positiva che non crea distorsioni nella concorrenza, ma al contrario riequilibra una situazione penalizzante per i cittadini e gli operatori del settore distributivo vicini al confine». Politici in pressione, quindi. La speranza è che le loro voci giungano con chiarezza a Bruxelles.