Varese, economia al rallentatore

Analisi trimestrale di Univa, la produzione è in calo

Un'azienda chimica

Un'azienda chimica

Varese, 21 luglio 2019 - Le aziende segnano il passo. Dopo i tre mesi iniziali dell’anno, in cui si era registrato un moderato recupero, ora nel comparto produttivo regna l’incertezza, con alcuni settori che fanno registrare un calo della produzione. È il quadro dell’economia varesina che emerge dall’indagine congiunturale sul secondo trimestre del 2019, elaborata dall’Ufficio studi dell’Univa. Il miglioramento di inizio 2019 si è affievolito in quasi tutti i principali settori dell’economia locale, lasciando spazio a una situazione di maggiore incertezza, legata anche ad un contesto internazionale poco stabile. Per quanto riguarda la produzione, nel secondo trimestre 2019, il saldo nelle risposte (la differenza tra la percentuale di imprese che dichiarano un miglioramento della produzione e quelle che dichiarano un peggioramento) è stato negativo, facendo registrare un -6,7%. Il 37,4% delle imprese intervistate ha registrato un peggioramento della produzione, il 30,7% un miglioramento, il 32% una situazione di stabilità.

Positivo invece il dato relativo al grado di utilizzo degli impianti, in crescita del 2,3% rispetto ai primi tre mesi dell’anno. Grigia anche la situazione del portafoglio ordini che ricalca, con addirittura un leggero peggioramento, l’andamento della produzione. Rispetto agli ordinativi complessivi, il saldo delle risposte è negativo, facendo segnare un - 7,6%; il 42,1% delle imprese intervistate ha segnalato una riduzione, il 34,6% una crescita, il 23,3% una situazione stabile in confronto al trimestre precedente. «Per uscire da questo cono d’ombra - ha commentato il presidente di Univa Roberto Grassi - occorre una seria politica industriale che si traduca in provvedimenti concreti già nella prossima Legge di Bilancio, a partire dalla riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti. Da scongiurare l’aumento dell’Iva». Per quanto riguarda il mercato del lavoro, nel secondo trimestre del 2019 sono state autorizzate circa il doppio di ore di cassa integrazione ordinaria rispetto allo stesso periodo del 2018. Fra i settori più in sofferenza la moda e la gomma-plastica. Meglio chimica e metalmeccanico.