Saronno, Luca Lazzaroni e l'azienda che porta nel mondo amaretti e biscotti d'alta gamma

Come nascono celebri prodotti i celebri prodotti che hanno fatto conoscere la città

Luca Lazzaroni

Luca Lazzaroni

Saronno (Varese), 18 febbraio 2018 - Partendo dalla credibilità e dal know how di una delle famiglie industriali più importanti d’Italia ha creato un marchio diventato sinonimo in tutto il mondo di biscotti e panettoni made in Italy d’alta gamma. È il successo mondiale ma «tutto saronnese» di Luca Lazzaroni, nona generazione della famiglia di imprenditori che hanno trasformato la città di Saronno nella città degli amaretti. Oggi la Paolo Lazzaroni e figli ha un fatturato di 12 milioni di euro, per l’87% realizzato all’estero. L’azienda produce tre liquori, tra i quali regna il celebre Amaretto Lazzaroni, l’unico «biscotto liquido» mai esistito, ancora prodotto seguendo l’antica ricetta datata 1851, attraverso l’infusione in alcool dei biscotti amaretti, i panettoni e i biscotti o meglio le specialità dolciarie d’alta gamma. L’azienda saronnese che ha sede nello stabilimento alla periferia di Saronno, realizzato negli anni Novanta da Paolo Lazzaroni (papà di Luca), è oggi punto di riferimento di grandi catene internazionali per quanto riguarda la pasticceria italiana al top.

Nei negozi di tutto il mondo ora tradizione dolciaria saronnese è rappresentata dal marchio Chiostro di Saronno che parte dall’affascinante chiostro francescano nel centro della città di Saronno dove vive la famiglia accanto all’archivio Lazzaroni in cui sono conservate pagine indelebili della storia industriale italiana e anche ricette di famiglia. Proprio da queste ricette è rinata la produzione degli amaretti a Saronno. «Far parte della famiglia Lazzaroni all’inizio è stato una garanzia di serietà, credibilità ma poi è con affidabilità e con una strategia chiara che si riesce a crescere ed andare avanti». È stato proprio Luca a delineare scelta dopo scelta la strategia che ha riportato un marchio della famiglia Lazzaroni a essere presente in tutti i 5 continenti: «La tradizione è imprescindibile – spiega senza paura di nascondere il suo essere tradizionalista – serve produrre come si faceva una volta, ossia bene, ma oggi è essenziale anche l’innovazione per produrre con più efficienza e proporre sempre qualcosa di nuovo».

Tra gli asset della produzione dell’azienda dolciaria anche l’attenzione agli aspetti green e alla naturalità: «Sembrano concetti di moda ma in realtà sono essenziali. La naturalità è un requisito che i mercati chiedono e l’essere attenti alla sostenibilità è qualcosa di necessario pensando al futuro che vogliamo per i nostri figli». Negli anni Novanta quando Luca è entrato in azienda c’era solo la parte liquori e scelta dopo scelta e perfezionando la strategia si è arrivati al nuovo marchio con una ricca gamma presente anche con un negozio online.

«Oggi il mondo è decisamente più complicato – ammette l’imprenditore – se dovessi ripartire oggi probabilmente non sarebbe possibile ripetere la crescita dell’azienda. Ci sono molte più regole e situazioni che creano delle forti barriere d’entrata. E anche per chi già c’è è una lotta continua. Gli spazi sono quelli che sono e quindi per avanzare bisogna letteralmente conquistarli. Non si può dormire sugli allori, sul passato, bisogna continuare a crescere». Tante difficoltà e una continua rincorsa per quali risultati? «Quando lavori a un prodotto e dopo pochi mesi lo vedi sugli scaffali dei migliori negozi alimentari di tutto il mondo è sicuramente una bella soddisfazione, ma c’è anche altro. Qualche tempo fa è andata in pensione una coppia di dipendenti. Ci hanno detto che anche grazie al loro lavoro alla Paolo Lazzaroni sono riusciti a pagare gli studi ai figli. Il fatto che il lavoro di oggi si trasformi in un contributo per le generazioni future è un bel traguardo».