Il sindaco Galimberti: "Varese polo della scienza legato a Human Technopole"

Startup e nuove attività imprenditoriali in città grazie a fondi dell'Unione europea. Università dell'Insubria, ospedali e Ccr le eccellenze da valorizzare

L'area Expo di Rho-Pero dove sorgerà Human Technopole

L'area Expo di Rho-Pero dove sorgerà Human Technopole

Varese, 25 ottobre 2016 - Turismo? Sport? Turismo sportivo? No, medicina e scienze della vita. Questa sarà la vocazione futura di Varese nelle intenzioni del sindaco, Davide Galimberti, che scommette sul traino dello Human Technopole di Rho-Pero per dare un’impronta decisa alla città. Per portarla oltre il cliché della città giardino.

«Il parco scientifico Human Technopole - dice il primo cittadino - sarà un’occasione per valorizzare le nostre eccellenze in ambito scientifico e anche per insediare in città startup e nuove iniziative imprenditoriali». Il percorso, tutt’altro che semplice, è ancora da definire ma Galimberti ha in mente i tre pilastri da cui partire: Università dell’Insubria, ospedali e Centro comune di ricerca di Ispra. L'ateneo, con la sua facoltà di Medicina che attrae ogni anno migliaia di studenti da tutta Italia, è un «candidato naturale» per un ruolo legato a Human Technopole, il grande progetto scientifico sulle scienze della vita, medicina ma anche alimentazione, farmaceutica, biomedica. E anche gli ospedali cittadini, che vantano reparti e professionalità di eccellenza internazionale, non possono rimanere tagliati fuori da un progetto di tale portata. Il centro Ue di Ispra, invece, rientra nell’impostazione di Galimberti che intende coinvolgere i paesi limitrofi nelle scelte strategiche, dal Pgt a progetti di ampio respiro come appunto lo Human Technopole, che travalicano i confini comunali, ponendo il capoluogo in un ruolo guida dello sviluppo del territorio in senso «provinciale».

La vera sfida, però, è non limitarsi a valorizzare quanto è già presente ma attrarre nuove attività- e quindi nuovi posti di lavoro e nuovo indotto - nella città di Varese. «Penso a startup e nuove iniziative imprenditoriali di supporto a Human Technopole - spiega il sindaco - anche grazie a fondi dell’Unione europea. Varese deve diventare la città di residenza per quanti arriveranno qui con la nascita del parco scientifico, grazie alla vicinanza e al collegamento diretto con Rho-Pero, ma allo stesso tempo deve avere l’ambizione di essere parte integrante di questo ambizioso progetto». La sfida è complessa ma il Comune, con il coinvolgimento di tutti i soggetti economici e sociali della città, è intenzionato a giocarla fino in fondo. «Tra poche settimane presenteremo un progetto che possa rappresentare Varese all’interno di Human Technopole», annuncia Galimberti.