Castellanza, ricerca Fabula imprese familiari: più solide e portate allo smart working

L'indagine condotta nell'ambito del premio "Di padre in figlio"

Focus sulle aziende familiari (Archivio)

Focus sulle aziende familiari (Archivio)

Castellanza - Le aziende familiari hanno una marcia in più. E' quello che emerge in una ricerca realizzata da Fabula (il Family Business Lab della LIUC - Università Cattaneo), in collaborazione con KPMG, Credit Suisse e Mandarin Capital, condotta in occasione dell'ultima edizione del premio "Di padre in figlio – Il gusto di fare impresa”, che in questi giorni apre le iscrizioni alla nuova edizione, l'undicesima. Fra le qualità delle imprese a conduzione familiare, secondo la rilevazione, ci sono la minore possibilità di problemi di liquidità o con i clienti e prodotti, l'investimento su soluzioni di smartworking rapide ed efficienti, il coinvolgimento delle nuove generazioni e l'aumento del fatturato estero.

I risultati dell'indagine

Dalla ricerca è emerso come le aziende familiari abbiano lamentato problemi di liquidità inferiori (35% delle aziende rispondenti rispetto al 56% delle non familiari nel 2020; 25% versus 60% nelle previsioni 2021). Meno frequentemente hanno messo in atto azioni di modifica della clientela (45% vs 65% nel 2020; 49% versus 76% nel 2021) e del prodotto (46% versus 56% nel 2020; 50% versus 76% nelle previsioni 2021). Nel 2020 hanno reagito prontamente mettendo in atto pratiche di smartworking per oltre il 70% dei casi, anche se la percentuale è prevista in riduzione nel 2021 (circa il 57%). Hanno coinvolto maggiormente le nuove generazioni, per oltre il 50% dei rispondenti, e contano di farlo in misura ancora maggiore nel 2021 (59% circa). Hanno dato maggior spazio a manager non familiari in circa il 30% dei casi, ma la percentuale prevista sale al 35% per questo anno.

La ricerca si è però rivolta anche al futuro, costituendo quindi una buona base di partenza per l'undicesima edizione del Premio. Si attende infatti nel 2021 un aumento del fatturato estero per oltre il 60% dei rispondenti e in misura maggiore rispetto alle aziende non familiari (53%); per oltre l’80% dei casi ci si aspetta una ripresa del fatturato e per quasi il 70% una ripresa del reddito ante imposte (le percentuali sono analoghe per le imprese familiari e non familiari). Oltre il 75% non ritiene che la crisi attuale rappresenti una minaccia per la sopravvivenza (rispetto al 60% delle non familiari) e una percentuale ancora maggiore (77%) vede la crisi come un’opportunità di miglioramento.

“Ci aspettiamo di rilevare questi spunti di ripresa in molte delle imprese che andremo a intervistare nell’ambito della nuova edizione del Premio - commentano Salvatore Sciascia e Valentina Lazzarotti, co-direttori di Fabula, che hanno curato la survey - Quando la sopravvivenza è a rischio, infatti, le famiglie imprenditoriali si mobilitano per preservare l’impresa, il cui valore non è soltanto economico, ma anche sociale e affettivo. Mediamente più efficienti e parsimoniose, nonché più solide, le imprese familiari sono potenzialmente più capaci di fronteggiare situazioni di crisi. In Italia, inoltre, stanno facendo progressi in termini di dimensioni, professionalizzazione e apertura della governance: ciò ci fa essere moderatamente ottimisti in merito alla loro capacità di affrontare questa tempesta meglio delle crisi precedenti “. 

Il premio: candidature e vincitori

Il “Premio Di padre in figlio” si rivolge a tutti quegli imprenditori che abbiano avuto la capacità, l’attenzione e la dedizione nel proseguire e valorizzare il lavoro dei propri genitori subentrando alla guida operativa e strategica dell’impresa, garantendone il successo e la continuità. Sono candidabili imprenditori di società, almeno alla seconda generazione, con sede legale in Italia e che abbiano un fatturato maggiore a 10 milioni di euro. Alla giuria, composta da esponenti del panorama economico – finanziario, accademico e istituzionale, spetterà il compito di valutare le candidature. 

L’adesione all’iniziativa è libera e gratuita. Le candidature dovranno essere inoltrate entro il 15 settembre 2021. Per richiedere l’adesione occorre compilare il form di registrazione presente all’interno del sito ufficiale www.premiodipadreinfiglio.it o inviare una mail a info@premiodipadreinfiglio.it per ricevere la scheda di adesione in formato pdf. 

Lo scorso anno la giuria ha proclamato Rummo, l’azienda di maestri pastai fondata a Benevento nel 1846, e Cantine Ferrari, realtà vitivinicola del Gruppo Lunelli di Trento, i vincitori assoluti dell’edizione.  Menzione speciale anche per Pastificio Felicetti (Apertura del capitale), Spii (Donne al comando), Gruppo Davines (Fratelli al comando), Lucano 1894 (Giovani imprenditori), Friem (Innovazione), Lati (internazionalizzazione), Marinella (Piccole imprese), Marchesi Mazzei (Storia e tradizione). 

I sostenitori

Credit Suisse ha scelto di sostenere il “Premio Di padre in figlio “perché da sempre è vicino agli imprenditori. Il Credit Suisse Research Institute pubblica periodicamente un rapporto sulle aziende a controllo familiare denominato “CS Family 1000”. Nell’ultimo rapporto si conferma che le aziende familiari sovraperformano in ogni area geografica e in ogni settore grazie a una crescita dei ricavi e una redditività più elevati".

Anche secondo il rapporto “Taking the long view: Lessons in Endurance from European Family Businesses”, basato su un sondaggio di 1.332 leader europei di aziende familiari e preparato attraverso una collaborazione tra Step Project Global Consortium, European Family Businesses (EFB) e Kpmg Private Enterprise, le imprese familiari europee hanno riportato minori riduzioni di dipendenti, meno chiusure di attività e maggiori aumenti dei ricavi.  Nello specifico, per quanto riguarda le imprese familiari europee: solo il 15% ha chiuso temporaneamente le proprie attività, meno dell'1% ha chiuso definitivamente, la maggior parte ha visto diminuire i ricavi a breve termine, tuttavia l'11% ha registrato aumenti, sono state più propense a raccogliere capitali aggiuntivi e ad assumere più debiti per mantenere la propria indipendenza e controllo.