'L'ansia del Giallo': Varese sempre più città del cinema

La giovane regista di Bedero Valcuvia, Viola Folador, ha girato un cortometraggio ambientato tra Ghirla e Somma Lombardo che parla dell'imprevedibilità e caducità della vita

La regista Viola Folador con l'attore Giancarlo Ratti

La regista Viola Folador con l'attore Giancarlo Ratti

Varese, 28 agosto 2016 - Prima di girare un corto Viola Folador, regista 23enne di Bedero Valcuvia, consulta il "quadernetto di idee" che porta sempre con sé. "È lì che nascono e vivono le mie storie", dice, come se quello fosse il primo schizzo d’autore al quale affidarsi per fare qualcosa di grande.

I numeri sono dalla sua parte, e non solo per la giovane età: lo scorso anno si è diplomata all’Icma (Istituto cinematografico Michelangelo Antonioni) di Busto Arsizio, e pochi giorni fa ha ultimato le riprese del suo terzo cortometraggio 'L’ansia del Giallo', girato tra Ghirla e Somma Lombardo, che prevede un cast di tutto rispetto con maestri di teatro come Chicco e Betty Colombo, e attori come il comico Giancarlo Ratti e la varesina Valeria Colombo, che ha lavorato anche con Paolo Virzì.

Il film, che dura una ventina di minuti ed è stato realizzato con il contributo di un gruppo di professionisti quasi tutti sotto i trent’anni (le foto del backstage sono state realizzate da Michele Lozito), è una storia nella storia che ha per protagonista Sam, una ragazza affetta "dall’ansia del giallo che intende suicidarsi. E invece, dopo aver ricevuto un regalo inatteso (un carillon di colore giallo), si ritroverà ad aspettare un autobus che non arriva mai in compagnia del silenzioso Timoteo (ossessionato da tutto ciò che produce suoni) e Manfredi (che vuole vendere a tutti i costi la sua ultima armonica), interpretati da Giancarlo Ratti e Tommaso Simonetta. Ma Sam è a sua volta anche il personaggio inconsapevole di un racconto narrato da Victor (alias Chicco Colombo), un vecchio scrittore ancora perdutamente innamorato di sua moglie (Betty Colombo), che sembra nutrire un profondo distacco nei confronti della vita.

"In questo film ho scelto luoghi che conoscevo molto bene - spiega Viola - come la pensilina liberty degli autobus di Ghirla e molti degli interni nei quali sono ambientate le scene. 'L’ansia del Giallo' per me rappresenta un salto di qualità rispetto ai corti precedenti, anche grazie alla troupe e a persone splendide come Tommaso Terigi e Fabio Landi. Fra i temi che ho voluto affrontare c’è la caducità della vita, il passaggio del tempo, ma anche il significato recondito di certi episodi casuali che possono cambiarti l’esistenza".

Da sottolineare anche il fatto che il cortometraggio è stato realizzato attraverso una raccolta fondi sul sito ProduzioniDalBasso.com grazie alla quale sono stati racimolati più di mille euro. Come dire: nella società 'liquida' tratteggiata dal sociologo polacco Zygmunt Bauman, che veleggia su un’economia che prevede diversi e nuovi canali, tra i quali la rete e il mondo digitale, è possibile adeguarsi e ottenere grandi risultati.