Varese, 27 giugno 2011 - La lista dei "siti Unesco" lombardi si arricchisce ancora. Il Comitato dell'Organizzazione ha riconosciuto come patrimoni dell'umanità "Italia Langobardorum" e i "Siti palafitticoli dell'arco alpino".

LONGOBARDI IN ITALIA - Il primo sito comprende sette luoghi che portano i segni architettonici, pittorici e scultorei dell'arte longobarda. Di questi, due sono in Lombardia: il castrum di Castelseprio (in provincia di Varese) e il complesso monastico San Salvatore - Santa Giulia a Brescia.

LE PALAFITTE DELL'ARCO ALPINO - Costruite in sei nazioni diverse (Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera), ce ne sono una trentina nell'area del lago di Garda, mentre la più antica sinora riconosciuta - risalente al 5.000 avanti Cristo - si trova sul lago di Varese.

I SITI LOMBARDI - La Lombardia si conferma in testa alla classifica delle regioni per numero di patrimoni Unesco (ne ha 9 sui 47 italiani). Gli altri sette sono l'arte rupestre della Valcamonica (Brescia), Santa Maria delle Grazie con il cenacolo vinciano (Milano), il villaggio operaio di Crespi d'Adda (Bergamo), il sacro Monte di Varese e quello di Ossuccio (Como), la Ferrovia retica che collega l'Italia con la Svizzera (Sondrio), Mantova e Sabbioneta e il Monte San Giorgio (Varese).

FORMIGONI E BUSCEMI - Il presidente della Regione esulta: "Questa decisione conferma una volta di più il fatto che la Lombardia non è solo il motore economico del Paese, ma è anche sede di un patrimonio naturale, storico, artistico e architettonico di primissimo piano, che non teme confronti con alcuno". Di natura economica le considerazioni dell'assessore regionale alla Cultura Massimo Buscemi: "Mi auguro che questa nuova conquista sia da stimolo per investimenti tesi alla valorizzazione del nostro patrimonio".