Violenze contro le donne: denunce in calo a Varese

L'allarme lanciato dall’assessore comunale Dimaggio alla presentazione della mostra organizzata dai sindacati confederali

Scarpette rosse: un simbolo della lotta alla violenza sulle donne (Foto d’archivio)

Scarpette rosse: un simbolo della lotta alla violenza sulle donne (Foto d’archivio)

Varese, 24 novembre 2020 - Nei primi sei mesi dell’anno si sono ridotti gli accessi ai centri antiviolenza della rete interistituzionale territoriale di Varese, realtà che vede il Comune di Varese come ente capofila. Da gennaio a giugno 2020 sono state 156 le segnalazioni raccolte, mentre nello stesso periodo del 2019 erano state 191.  Un calo che non va letto però come un dato positivo, anzi è il sintomo di una situazione di difficoltà che si è accentuata con il primo lockdown della scorsa primavera.

"Il fatto che gli accessi siano diminuiti è un segnale negativo – commenta Rossella Dimaggio, assessore alle pari opportunità del Comune di Varese – significa che le donne costrette a rimanere in casa con la presenza costante del maltrattante hanno trovato più difficoltà nel denunciare le violenze subite". Ma la rete antiviolenza ha continuato comunque con il suo presidio, anche a distanza, e resta attiva anche in questa fase, con l’invito a chi fosse in difficoltà di trovare il coraggio di farsi avanti, anche solo telefonicamente per un’occasione di ascolto. I centri sul territorio varesino sono quattro: due si trovano in città e sono il centro Eos di via Robbioni e il centro Dico Donna presso l’Ospedale di Varese. Il centro Donna Sicura ha sede a Travedona Monate e Luino mentre il centro Icore si trova a Gorla Maggiore. Presso queste realtà le donne vengono prese in carico e ricevono se necessario un supporto psicologico e legale. Nei casi più delicati possono trovare ospitalità presso tre case rifugio sul territorio. L’attività di contrasto e prevenzione sul tema vede protagonista anche il mondo sindacale. Le segreterie di Cgil, Cisl e Uil di Varese e Como hanno voluto organizzare in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne una mostra virtuale che partirà proprio domani, 25 novembre. Dalle 9 sulle pagine social dei sindacati si potrà seguire l’inaugurazione dell’esposizione, intitolata "Com’eri vestita?".

La mostra è stata realizzata dall’associazione Libere Sinergie di Milano e raccoglie 16 abiti, che rappresentano altrettante storie di abusi. Si è voluto infatti ricreare l’abbigliamento che la vittima indossava nel momento della violenza subita. "Ci sembrava importante offrire un’occasione di riflessione che coinvolgesse tutti cittadini e le cittadine – ha spiegato Elisa Di Marco della segreteria della Cisl dei Laghi – un modo per dare voce al silenzio di troppe donne". A questa proposta si affianca poi un’iniziativa simbolica: i sindacati hanno invitato tutti a condividere sui propri profili Facebook e Instagram una foto con in mano un fiore vero o disegnato.