Varese si racconta per immagini. Rinasce l’archivio fotografico di Villa Mirabello

Ottocento scatti in bianco e nero saranno ricatalogati per ricordare scorci del territorio ormai perduti

 I protagonisti dell’iniziativa a Villa Mirabello

I protagonisti dell’iniziativa a Villa Mirabello

Varese, 27 maggio 2016 - La storia di un territorio si può raccontare in tanti modi. E Varese ha deciso di farlo con un vero e proprio restyling dell’archivio fotografico di Villa Mirabello. Il progetto, realizzato dal Comune in collaborazione con Italia Nostra, prevede un lavoro di catalogazione, ricerca e studio che coinvolgerà un ampio gruppo di studiosi e si concluderà entro la fine del 2016 con una grande mostra al Castello di Masnago. Più di 800 le fotografie in ballo. E per garantirne una maggiore tutela, sono state scattate 1.600 immagini digitali (di ogni fototipo sono stati infatti ripresi sia il fronte che il retro), il che permetterà anche di riconoscerle in caso di furti.

Tra gli studiosi coinvolti dal Comune nel progetto Maria Canella, presidente dell’Associazione Memoria & Progetto, l’archivista Giorgio Sassi e Sergio Rebora, curatore di numerose mostre sull’Ottocento italiano e recentemente autore di 'Vivere d’immagini, Fotografi e fotografia a Genova 1839-1926', oltre che il conservatore dei Musei Civici Daniele Cassinelli, curatore del progetto assieme ad alcuni collaboratori.

Vedute di Varese dal campanile di San Vittore, manifestazioni in città, ritratti di personaggi illustri: sono solo alcuni dei capolavori in bianco e nero che raccontano per immagini la storia del territorio e del costume locale. Tra le foto più suggestive quella della Madonnina in Prato a Biumo Inferiore, (quando la chiesa non era ancora chiusa tra i condomini e le autovetture), e le vedute dal campanile del Bernascone di Francesco Fidanza, pioniere varesino della fotografia antica. E ancora: via Donizetti, un tempo via Regondello, sede dell’Ospedale dove fu temporaneamente ospitato il Museo Patrio dal 1872 al 1875.

Durante questo complesso lavoro di ricerca non mancherà lo studio approfondito di giornali ottocenteschi e di documenti antichi, operazione nella quale saranno coinvolti giovani studiosi. A breve partirà anche la campagna di raccolta fondi per finanziare il catalogo della mostra, ricco di immagini inedite di una Varese in gran parte perduta. Grazie a Italia Nostra i finanziamenti per sostenere il progetto, che avrà un costo totale di circa 40mila euro, sono stati richiesti alla Fondazione Comunitaria per il Varesotto, mentre il Comune si è presentato con questa idea a un recente bando di Regione Lombardia.