Via libera di Busto Arsizio Accam risorge dalle ceneri

Approvato il piano di rilancio dell’impianto e la creazione della newco a cui partecipano Agesp, Amga e Cap. Domani dibattito e voto a Legnano

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Un altro passo verso la Newco: in Consiglio comunale a Busto Arsizio dopo quattro ore di dibattito l’altra sera ha avuto il via libera dalla maggioranza di centrodestra il progetto per la costituzione della nuova società che coinvolge Agesp, Amga e Cap Holding e che gestirà nei prossimi anni l’attività di smaltimento dei rifiuti, salvando Accam dal fallimento. "È un nuovo inizio – ha dichiarato il sindaco Emanuele Antonelli - Sono certo che anche chi al momento è contrario all’iniziativa, in futuro capirà che i benefici sono molteplici. La salute è sempre stata al primo posto per tutta l’amministrazione".

Dopo il dibattito all’interno del quale non sono mancati toni accesi, soprattutto tra il primo cittadino e i consiglieri dei Movimento5Stelle, il voto: a favore tutta la maggioranza di centrodestra, astenuta Laura Alba ( Busto al Centro), contrari Cinzia Berutti del Pd e i 5 Stelle Luigi Genoni e Claudia Cerini, mentre il presidente del consiglio, il dem Valerio Mariani, e Salvatore Vita non hanno partecipato al voto. Commento amaro da parte di Adriano Landoni, storico portavoce del Comitato ecologico inceneritore e ambiente di Borsano, " ci stanno prendendo in giro, l’economia circolare non centra nulla con il loro progetto, aumenteranno le tipologie di rifiuti che continueranno ad essere smaltiti nell’inceneritore che per noi invece va spento al più presto".

E a Legnano, delle tre osservazioni a nome di Franco Brumana, rappresentante del Movimento dei Cittadini, una a nome Giuseppe Donati, una da Europa Verde, una da Legambiente e una dal Movimento 5 Stelle, firmata dal deputato di zona Riccardo Olgiati, giunte in occasione della consultazione pubblica per la nascita della newco chiamata a "salvare" Accam, solo l’ultima, a firma M5S, verrà parzialmente integrata nella delibera che verrà presentata domani sera in Consiglio comunale a Legnano. In particolare si tratta dei primi due suggerimenti propositi nell’osservazione del M5S e che certo non cambieranno la sostanza del documento che dovrà dare il via libera alla nascita della nuova società.

A fronte della richiesta di rendere ancor più partecipato il percorso verso l’agognato e non ancora esplicitato piano che porterà a costruire l’economia circolare dei rifiuti, l’amministrazione ritiene che "possa essere replicata l’esperienza percorsa per il progetto Biopiattaforma di Sesto San Giovanni, con l’implementazione di un percorso partecipativo che, a partire dal completamento dello studio di fattibilità tecnico-economica relativo alla fase di sviluppo, contribuisca, in parallelo con gli iter autorizzativi, alla definizione delle prescrizioni cui ottemperare per la redazione del progetto definitivo" e che "a completamento del percorso partecipativo potrà essere istituito un Residential Advisory Board dotato di specifico regolamento che ne regoli il funzionamento".

Rosella Formenti

Paolo Girotti