Via al progetto contro il disagio E nasce l’“educatore di corridoio”

È partito il programma “Radici Young”, realizzato da Saronno insieme ai Comuni del distretto e finanziato dalla Regione con un contributo di 110mila euro. Servirà anche per arginare il bullismo

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di Sara Giudici

E’ partito il progetto "Radici Young", realizzato da Saronno insieme ai comuni del distretto del saronnese e finanziato da Regione Lombardia (contributo regionale di 110.000 euro a cui si aggiungono i 27.000 euro di fondi del distretto). Il progetto prevede un intervento scolastico alle secondarie di primo grado che vada in aiuto ai ragazzi maggiormente in difficoltà, per dare una risposta al disagio giovanile, divenuto ancora più preoccupante dopo l’emergenza Covid e il conseguente isolamento di molti studenti. Il progetto si articola sia in ambito scolastico sia fuori dai plessi didattici.

Per quanto riguarda le attività scolastiche all’interno degli istituti verrà introdotta la figura dell’"educatore di corridoio", che ha l’obiettivo di contribuire al lavoro educativo dell’equipe scolastica nelle situazioni di disagio. Le attività extra-scolastiche saranno attivate dopo aver coinvolto i ragazzi che potranno in attività gratuite, aperte comunque a tutti i giovani interessati fino ad esaurimento della capienza programmata, garantite dalla rete di partner aderenti alla manifestazione di interesse pubblicata dal comune.

Ad esempio i ragazzi potranno essere coinvolti in attività calcistica, teatrale, laboratoriale e in via sussidiaria e, in accordo con l’offerta già esistente, di sostegno psicologico con l’obiettivo di favorire la socializzazione. Il progetto rappresenta un’opportunità di aggancio di ragazzi e famiglie per una presa in carico più ampia ed articolata: l’educatore di corridoio per più giorni la settimana sarà presente nel plesso di riferimento. La sua osservazione e le segnalazioni degli insegnanti lo porteranno a individuare eventuali problematiche all’interno dei gruppi, nonché a concentrare l’attenzione sui ragazzi maggiormente in difficoltà o su quelli che potrebbero essere in qualche modo coinvolti – come vittime o persecutori – in episodi di bullismo. I ragazzi verranno avvicinati in maniera informale e verranno decisi percorsi mirati, che possono essere di consulenza psicologica oppure di coinvolgimento in attività aggregative, anche pomeridiane. Tutto questo è possibile grazie al lavoro in rete che l’Amministrazione comunale ha svolto con i soggetti partner, coinvolti non solo nella fase di realizzazione ma anche e soprattutto nella fase di progettazione degli interventi: Cooperativa Intrecci, cooperativa Ozanam, cooperativa Lotta, cooperativa Dandelion, Fbc Saronno,Città Smeraldo,Spazio Must e TamTam.