Inglese, sudafricana e brasiliana: le tre varianti Covid arrivate in volo

A Malpensa anche la versione del virus giunta da Johannesburg

Le varianti

Le varianti

Varese, 4 febbraio 2021 - A Varese è stato isolato il primo caso di variante sudafricana del coronavirus osservato in Italia. A comunicarlo è stata l’Ats Insubria. Si tratta di un uomo di sessant’anni, rientrato nei giorni scorsi da un Paese dell’Africa meridionale all’aeroporto intercontinentale di Malpensa. Il soggetto è risultato positivo a un tampone eseguito presso l’Ospedale di Circolo di Varese, struttura che dipende dall’Asst Sette Laghi, dove è attualmente ricoverato. La variante è stata identificata dal laboratorio di Microbiologia del nosocomio, diretto dal professor Fabrizio Maggi. Il campione verrà adesso inviato, come da prassi, all’Istituto superiore di sanità, a Roma, per la conferma del caso. Le condizioni dell’uomo, che risiede nel Varesotto, sono ancora in corso di valutazione: il paziente risulta in ogni caso sintomatico. L’Ats Insubria sta monitorando la situazione, concentrandosi in particolare sulle attività di tracciamento e testing sui contatti dell’uomo. "Tutte le misure di sanità pubblica previste dai protocolli sanitari per il controllo della diffusione della variante sono in corso", spiega l’Ats in una nota, sottolineando poi che la situazione non desta comunque motivo di allarme.

L’arrivo sul suolo dello scalo varesino del primo contagio da “variante sudafricana“ per Varese non è una novità: anche il primo caso italiano di “variante brasiliana“ era stato infatti identificato nella provincia dei Sette Laghi, non più tardi di una settimana fa. Un singolare (e certo non invidiabile) “primato“, riconducibile alla presenza sul territorio dello scalo internazionale. Si trattava in quell’occasione di un trentatreenne di origini sudamericane, rientrato con la famiglia da un viaggio in Brasile. Anche per lui era stato immediatamente disposto il ricovero all’ospedale di Circolo del capoluogo, da cui è stato già dimesso. L’uomo, completamente asintomatico, si trova ora in isolamento domiciliare. Anche in quel caso la variante era stata individuata dal laboratorio di microbiologia del Circolo, che è stato potenziato negli scorsi mesi con un nuovo apparato tecnologico. Macchinari che sono in grado di individuare anche ulteriori nuove varianti del Covid che dovessero eventualmente manifestarsi. Francesco Dentali, direttore dell’Hub Covid del presidio ospedaliero varesino, sottolinea l’importanza della vaccinazione per tenere sotto controllo la pandemia: "Da evidenze epidemiologiche, se si raggiunge con un 25 per cento della popolazione vaccinata (compreso il richiamo) la curva dei contagi si abbatte già del 30 per cento.