"Varese sta ripartendo". Parola di manager e commercianti

È caratterizzata dal segno positivo l’analisi dei presidenti di Univa Roberto Grassi e della Camera di Commercio Fabio Lunghi

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di Lorenzo Crespi

L’economia varesina riparte. La produzione a livello locale è aumentata nel secondo trimestre del 2021, come confermano due distinte indagini congiunturali realizzate rispettivamente dall’Unione degli Industriali e dalla Camera di Commercio. L’analisi di Univa indica un miglioramento rispetto al trimestre precedente, che continua nel solco del processo di normalizzazione dell’attività industriale in seguito alla pandemia. Il 48,6% delle imprese intervistate segnala livelli produttivi stabili, il 43,7% ha registrato una crescita, e solo il 7,7% è testimone di un calo.

La ripresa varia da settore a settore: nel chimico e farmaceutico e per il comparto gomma e materie plastiche il miglioramento congiunturale è più esteso, nel comparto moda è più diversificato, ma in fase altrettanto espansiva, mentre nel metalmeccanico appare più propenso alla stabilità. Le previsioni sulla produzione per il terzo trimestre presentano un saldo positivo, ma prevalgono le imprese che si aspettano una situazione di stabilità. Solo due realtà su 10 pronosticano un aumento dei livelli produttivi: a incidere sulle basse aspettative è la prosecuzione della tendenza al rialzo dei prezzi delle materie prime.

Per il presidente di Univa Roberto Grassi Varese deve ripartire da Its, infrastrutture logistiche, digitale e sostenibilità. Quindi l’importanza delle esportazioni: "La priorità è rimanere competitivi e attrattivi per i capitali nazionali ed esteri, a cui garantire la giusta remuneratività. Solo così potremo continuare a produrre ricchezza e lavoro".

Anche l’analisi condotta dalla Camera di commercio di Varese fotografa una produzione in crescita, con un +24,8% nel periodo aprile-giugno rispetto a un anno fa. Un dato che però sconta il confronto con il secondo trimestre 2020, caratterizzato da un’economia paralizzata dall’allerta sanitaria. Il salto in avanti in ogni caso è deciso, in particolare per alcuni settori. "Nell’industria abbiamo quasi recuperato i livelli produttivi del 2019 – sottolinea il presidente dell’ente camerale Fabio Lunghi – questi dati ci confermano che, non appena le condizioni di scenario lo permettono, le nostre imprese mostrano quelle capacità operative e di innovazione che da sempre le caratterizzano".

Interessanti in quest’ottica i primi dati sull’export, con il sistema Varese che è stato capace di commercializzare sui mercati di tutto il mondo beni per 2 miliardi e 300 milioni nel solo trimestre tra gennaio e marzo 2021. Oltre il 45% riguarda prodotti high tech. Sul fronte del mercato del lavoro va segnalata la netta discesa delle ore di cassa integrazione autorizzate. Se il 2020 era stato un anno eccezionale in tal senso, con un totale di 53 milioni di ore in conseguenza della pandemia, l’indicatore nel primo semestre 2021 è calato del 21,5%.

In forte crescita la vendita di auto ibride ed elettriche: a maggio nel varesotto ne sono state vendute 876 di questa tipologia, su un totale di 2.051. La loro quota ha raggiunto il 43%.