Varese riparte dall’occupazione, con Landini

Il segretario generale della Cgil all’anniversario dei 120 anni della Camera del Lavoro, fra sfide dell’impiego e green pass nelle aziende

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di Lorenzo Crespi

Otto segretari generali, dal passato ai giorni nostri, affiancati dall’importante presenza del segretario nazionale Maurizio Landini: la Cgil di Varese ha celebrato così i suoi primi 120 anni. L’area feste della Schiranna ha ospitato ieri il primo di tre appuntamenti organizzati dal sindacato per festeggiare l’importante traguardo raggiunto nel 2021 dalla Camera del Lavoro di Varese. Una mattinata che ha rappresentato simbolicamente un momento di unione tra la storia e il futuro del lavoro e del mondo sindacale varesino. È toccato allo storico Enzo Laforgia ripercorrere le tappe di decenni di iniziative sindacali, ben riassunte anche in un opuscolo che ha raccolto documenti d’epoca come tessere e manifesti storici.

Il segretario generale della Cgil di Varese Stefania Filetti ha parlato di un momento utile per ricordare i tanti momenti in cui la Cgil ha contribuito a costruire l’Italia. Un’occasione importante anche per ritrovarsi: "È il nostro primo attivo parziale in presenza – ha ricordato il segretario – a cui seguiranno altri due eventi". Il prossimo è in programma già questo sabato, 18 settembre, sempre alla Schiranna: sarà presentata 100venti, neonata associazione di promozione sociale che fa capo proprio alla Cgil di Varese. Un modo per essere ancora più vicini al territorio: la finalità è di mettersi in rete con le altre associazioni del varesotto.

Il terzo appuntamento sarà ad ottobre, con il taglio del nastro della nuova Camera del Lavoro di Tradate dopo l’intervento di ristrutturazione. L’attivo della Schiranna ha visto la partecipazione dei delegati in rappresentanza di dodici diverse categorie, che si sono soffermati sulle prossime sfide per la Cgil.

Quindi è stato il momento delle premiazioni: sul palco sono saliti gli ex segretari del sindacato, dagli anni Sessanta ad oggi. Si tratta nell’ordine di Claudio Donelli, Licurgo Monelli, Rino Campioni, Sandro Zaccarelli, Ivana Brunato, Franco Stasi e Umberto Colombo, fino appunto al segretario in carica Stefania Filetti. A chiudere la mattinata il numero uno nazionale Maurizio Landini, che ha tenuto un lungo discorso che ha toccato tanto i temi storici quanto quelli attuali. Inevitabile un passaggio sull’obbligo vaccinale. "Se il Governo lo introdurrà non abbiamo nulla in contrario – ha detto – anzi pensiamo che sia la scelta giusta. Sul green pass, che mette sullo stesso piano il vaccino e il tampone, pensiamo che è sbagliato mettere nella condizione una persona di dover pagare il proprio tampone per poter lavorare".