Varese, immunizzazione diffusa. E Viggiù diventa un modello

Angera, Tradate e Luino: nuove sedi per somministrare le dosi oltre al capoluogo. Il piccolo comune colpito da tre varianti verso l’immunità di gregge

La campagna anti-Covid a Viggiù, micro zona rossa della Lombardia

La campagna anti-Covid a Viggiù, micro zona rossa della Lombardia

Varese - Si allarga sul territorio la proposta vaccinale erogata da Asst Sette Laghi, in questa fase della campagna che coinvolge gli ultraottantenni. Le attività avevano preso il via ufficialmente lo scorso 18 febbraio con la giornata inaugurale nelle aule formazione dell’Ospedale di Circolo di Varese. Fino a domenica questa era stata l’unica sede attiva in ambito aziendale. Da ieri invece le vaccinazioni anti-Covid sono partite anche negli ospedali di Angera, Tradate e Luino. Complessivamente sono stati 198 gli anziani a ricevere il farmaco nella prima giornata. Per oggi ne sono già stati programmati altri 220 circa. I numeri di dosi sono correlati alla fornitura dei vaccini consegnati all’Asst. Il dato aggiornato a ieri degli over 80 vaccinati dall’Asst Sette Laghi è di 1.749 persone. Con l’apertura delle nuove postazioni sarà più facile per gli anziani raggiungere il centro vaccinale, dopo che nei giorni scorsi non erano mancate le polemiche per gli appuntamenti assegnati in sedi lontane dal luogo di residenza.

I sindaci di Luino, Maccagno con Pino e Veddasca e Germignaga avevano segnalato la situazione di difficoltà in cui si trovavano diversi over 80 del luinese, che avevano ricevuto la convocazione per recarsi a Gallarate per ricevere la dose. In concomitanza con l’impegno per gli ultraottantenni il personale aziendale è stato occupato in questi giorni anche su un altro fronte, quello di Viggiù, da due settimane in zona rossa. Nella palestra delle scuole medie presso l’adiacente comune di Saltrio hanno preso il via sabato le operazioni di vaccinazione di massa su tutta la popolazione del centro della Valceresio: 19 medici e infermieri dell’Asst Sette Laghi hanno somministrato il vaccino ai residenti. Coinvolti nell’organizzazione anche farmacisti, autisti e magazzinieri. Ieri sono state circa 600 le persone a ricevere la dose e in totale in tre giorni i vaccinati hanno toccato quota 1.600. Le operazioni a Viggiù continuano fino a giovedì: nel complesso sono 5.300 i potenziali vaccinandi. La macchina organizzativa è imponente, con decine di volontari che si affiancano al personale sanitario, ogni giorno dalle 8 alle 20. Si auspica una partecipazione ampia, tra il 60 e il 70%, che garantirebbe una copertura di buona parte della popolazione. La campagna vaccinale di massa è la strategia indicata dalla Regione per affrontare lo "strano caso" di Viggiù, dove sono emerse ben tre tipologie di varianti sulla popolazione: inglese, scozzese e una mutazione inedita su cui sono in corso approfondimenti. Secondo Ats Insubria quanto messo in atto a Viggiù, con la campagna di screening prima e poi con le vaccinazioni a tutto il paese, può rendere il comune al confine con la Svizzera una sorta di laboratorio a livello nazionale.