Uboldo, scuola da intitolare: sgarbo a Gianni Rodari

Bocciata la proposta di ricordare lo scrittore per bambini che a inizio carriera insegnò in un istituto cittadino

Lo scrittore Gianni Rodari

Lo scrittore Gianni Rodari

Uboldo (Varese), 5 dicembre 2019 - La scuola di via XX settembre non sarà intitolata a Gianni Rodari. L’ha deciso ieri sera il consiglio comunale cittadino che ha respinto la mozione presentata dal consigliere di minoranza Alessandro Colombo mentre l’emendamento di Ulderico Renoldi, consigliere di maggioranza, per intitolarla a don Agostino Gerosa è stato ritirato in attesa di una mozione più dettagliata della maggioranza.  In pochi lo sanno ma lo scrittore nel 1941 vinse il concorso per maestro elementare e incominciò ad insegnare come supplente proprio a Uboldo nella scuola elementare della Cascina Regusella. Ma non solo: "È proprio qui che Rodari avviò la sua futura e importante attività, quella d’inventore di alcune tra le più belle favole per bambini del ’900".

Infatti su un quaderno appartenuto al piccolo Giampiero Zaffaroni, un alunno di Uboldo di terza classe, (l’alunno ne aveva utilizzato solo poche pagine e il maestro Rodari, dati i tempi di guerra e le ristrettezze, pensò di riutilizzarlo rovesciandolo e iniziando a scrivervi dal retro), cominciò a scrivere gli appunti di “Quaderno di Fantastica”, base della sua celebre “Grammatica della Fantasia”, della poetica delle filastrocche e delle altre opere per ragazzi. Ad aprire il dibattito è stato il sindaco Luigi Clerici che si è augurato che la proposta di intitolazione non fosse un modo per cancellare il nome con cui viene indicato il plesso, ossia 20 settembre (la breccia di Porta Pia), "una data che per i fatti storici collegati fa ancora discutere".

Luigi Clerici ha ricordato come a Rodari proprio in virtù del suo legame con Uboldo fosse già stata dedicata "dalla precedente Amministrazione" la biblioteca. "Manca solo che gli facciamo una piazza! – ha sottolineato - È un po’ eccessivo anche perché ci sono tanti educatori uboldesi che hanno lavorato per anni con i giovani in città che invece non hanno trovato uno spazio". E ha citato ad esempio don Agostino Gerosa: "È stato dimenticato ma ha costruito l’oratorio che, negli anni ’60, al suo arrivo, era solo un portico". Da qui la proposta di Ulderico Maria Renoldi di emendare la mozione per intitolare la scuola a don Agostino Gerosa.

Differenti le posizioni della minoranza. Luca Saibene ha dichiarato di voler prendere le distanze dalla proposta "anche perché non si è coinvolto l’istituto scolastico parte in causa nel cambio di nome della scuola", mentre Matteo Pizzi ha ricordato "come già la nostra Amministrazione abbia omaggiato Rodari con l’intitolazione della biblioteca con una sala ad hoc per i bimbi".  Amareggiato Colombo: "Venti settembre non è il nome della scuola ma della via in cui si trova. Forse io sono fissato con Rodari ma per carità continuiamo a dare i nomi solo di uboldesi che probabilmente va bene così". Dopo qualche attimo di smarrimento per capire se votare subito l’emendamento Renoldi, la maggioranza ha deciso di rinviarlo in attesa di portare una mozione più strutturata in futuro. Facile pensare che ora l’Amministrazione contatti la scuola per verificare se ci siano particolari criticità nel cambio di nome e poi si attivi per elaborare un nuovo documento che, come suggerito dal sindaco, renda il giusto merito "a un educatore uboldese che ha fatto tanto per i giovani e per l’intera comunità sia per le opere lasciate, come al sala della comunità sia come insegnamenti ai ragazzi di allora".