È made in Italy il turismo che prova a ripartire

La Camera di commercio di Varese ha studiato il primo semestre 2021: italiani in crescita da Piemonte, Campania, Sicilia, Lazio

Le strutture nei pressi dell’aeroporto con 131mila presenze nel semestre sono sotto le 165

Le strutture nei pressi dell’aeroporto con 131mila presenze nel semestre sono sotto le 165

Varese, 1 gosto 2021 -  Il turismo a Varese è ripartito grazie alla crescita dei visitatori italiani. Una tendenza che si era manifestata già nell’estate 2020 con le riaperture dopo il primo lockdown, e che viene confermata anche nella prima parte del 2021. L’Ufficio studi e statistica della Camera di commercio di Varese ha condotto un’analisi sul primo semestre di quest’anno, da cui emergono dati benauguranti per il settore dell’incoming varesino.Da gennaio a giugno le presenze nelle strutture ricettive della provincia di Varese sono cresciute a quota 405.591 contro le 378mila di un anno fa. Un passo avanti rispetto al 2020, anche se restano valori molto lontani dal pre-Covid. Nel primo semestre del 2019 le presenze superarono quota un milione. Fu tra l’altro un anno di numeri record per la provincia di Varese, a coronamento di una crescita decennale.

Al settore turistico della provincia di Varese mancano ancora due componenti decisive: il mondo legato alle presenze per motivi di business e fieristici-congressuali, tuttora rallentate dalla limitazione dei viaggi e dal perdurare delle modalità di collegamento online; e soprattutto la fascia di pubblico in transito nell’area dell’aeroporto di Malpensa. Le strutture nei pressi dell’aeroporto, con 131mila presenze complessive nel semestre, rimangono addirittura al di sotto del 2020, quando erano state 165mila, e ben lontane dalle 476mila di due anni fa. Se il territorio intorno allo scalo soffre bisogna sottolineare che la zona dei laghi, con il Maggiore in testa, si conferma invece attrattiva, soprattutto per i turisti italiani.

Sono in particolare i lombardi a preferire le località lacustri: le loro presenze da gennaio a giugno si sono attestate a 112.006, su un totale di 270mila connazionali che hanno scelto di trascorrere delle giornate a Varese e provincia. Tra le regioni di provenienza dopo la Lombardia seguono Campania, Piemonte, Lazio e Sicilia. Per quanto riguarda gli stranieri il Paese con più arrivi e presenze è la Germania, seguito da Svizzera e Francia. In forte calo gli arrivi da Cina e Stati Uniti. Un altro effetto positivo è l’allungamento della permanenza media, soprattutto sui laghi, dove è salita a quasi tre giorni. Per quanto riguarda le stanze, la percentuale di camere occupate nelle strutture alberghiere varesine nei mesi primaverili si attesta attorno al 30%, fino ad arrivare al 41% a giugno. Anche in questo caso i livelli pre-pandemia rimangono ovviamente lontani: a giugno 2019 l’occupazione delle camere delle strutture varesine era pari all’83 per cento.