Treni tagliati per colpa dei contagi: "Si mascherano problemi annosi"

Pendolari di Busto Arsizio all’attacco: "Le cancellazioni del Malpensa Express aumentano il sovraffollamento"

Stazione dei treni in una foto di archivio

Stazione dei treni in una foto di archivio

Busto Arsizio (Varese) - Ripristinare subito le corse tagliate del Malpensa Express: è la richiesta del Comitato Pendolari Trenord di Busto Arsizio. L’elevato numero di contagiati dal Covid tra il personale di Trenord ridimensiona anche il servizio del Malpensa Express: da oggi, 10 gennaio e fino al 16 gennaio, ci sarà solo una corsa ogni ora sulla linea del Malpensa Express per Cadorna. Il nuovo anno per i pendolari, lavoratori e studenti, che lo utilizzano comincia dunque in salita: proprio oggi con la ripresa dell’attività lavorativa, dopo le vacanze natalizie, sarà il banco di prova, un taglio che inevitabilmente porterà disagi all’utenza. Per quanto riguarda il collegamento con l’aeroporto ci sarà una corsa ogni ora per direzione (per Cadorna e per il Terminal 1 di Malpensa) anziché ogni 30 minuti mentre continueranno a circolare ogni 30 minuti le corse che collegano lo scalo aeroportuale con Milano Porta Garibaldi e Milano Centrale, soppresse invece le corse in circolazione fra le 23.30 e le 5.

Il Comitato pendolari Trenord di Busto Arsizio non ci sta e alza la voce, "l’ondata della pandemia è l’ennesima scusa per mascherare problemi che esistono da anni", scrive in un comunicato. E continua "Fra i treni cancellati c’è il Malpensa Express da/per Cadorna, che passerà solo una volta all’ora, visti i precedenti e ricorrenti tentativi di operare in tal senso, ci chiediamo se la pandemia non stia fornendo la scusa perfetta per procedere in una direzione che noi pendolari da sempre osteggiamo sulla base di dati oggettivi". Inoltre, si fa rilevare "questa soppressione aumenterà il sovraffollamento sui convogli della linea Novara, già abbastanza pieni: non sarebbe tollerabile nemmeno senza pandemia, adesso più che mai mina la sicurezza a bordo di tutti i viaggiatori". Con convogli più pieni l’assembramento è inevitabile. Inaccettabile anche il taglio di tutti i treni in orario notturno, continua il Comitato "si causano gravi disagi ai lavoratori interessati, quelli che fanno turni, ad esempio a Malpensa, che non sono in smart working. Inoltre rileviamo che, se le corse dei treni sono diminuite, i costi degli abbonamenti restano invariati, 106 euro al mese e addirittura ingiustificati, visto il ridimensionamento del servizio, perché allora a pagare devono essere sempre i pendolari?" La situazione è pesante per tutti, ma "Trenord, Ferrovie Nord e Regione - sottolinea Paola Gallazzi, portavoce del Comitato hanno avuto fondi e tempo per attrezzarsi per le emergenze, invece i fondi sono stati usati per ripianare perdite e fare investimenti alternativi. Mancano treni e personale, ma questa ondata è solo l’ennesima scusa per mascherare una situazione problematica da anni".