Tre vite spezzate, dolore infinito a Comabbio

Cittadini increduli per la frana che si è portata via marito, moglie e la figlia di una coppia di amici: "Siamo scossi nel profondo".

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di Lorenzo Crespi

Il giorno dopo la tragedia che ha colpito le famiglie Pasqualone e Guizzardi Comabbio si è risvegliata quasi incredula. Tanto il dolore in un piccolo centro di poco più di 1.000 abitanti, uno di quei paesini dove ci si conosce tutti ed è quasi impossibile non essere parte attiva della comunità. E lo erano di certo Silvia Brocca e Gianluca Pasqualone, i due coniugi deceduti nel pomeriggio di mercoledì in Valmalenco a causa di una frana che si è staccata dalla montagna travolgendo la loro automobile. Incidente in cui è stato coinvolto anche il loro figlio, il piccolo Leo, di 5 anni, tuttora ricoverato all’ospedale di Bergamo. Silvia aveva 41 anni ed era nata a Varese: aveva sempre vissuto a Comabbio, dove abitano anche i suoi genitori. Da parecchi anni esercitava la professione di assistente alla poltrona in uno studio dentistico di Sesto Calende.

Era invece originario del Lazio il marito Gianluca, 45 anni, che lavorava in un’azienda vetraia a Milano. In paese vengono ricordati con affetto: erano una coppia ben voluta e sempre pronta a partecipare alle diverse iniziative e alle occasioni di festa. Lei amante della montagna, lui con la passione per la Roma e per la musica. Entrambi attaccatissimi al figlio nato cinque anni fa. Silvia e Gianluca abitavano in una zona tranquilla immersa nel verde, via Metà Campagna, strada che corre al lago, nello stesso complesso residenziale della famiglia Guizzardi, con cui condividevano un legame molto forte, oltre che lo stesso numero civico, il 150. Non solo vicini di casa ma amici fidati, con i quali avevano deciso di trascorrere qualche giorno di vacanza in Valmalenco. Nell‘incidente è scomparsa anche la figlia di Gilberto e Paola Guizzardi, Alabama, di soli 10 anni, giovane promessa dell’atletica. La comunità è stata scossa profondamente da una tragedia così inaspettata, che ha sconvolto la pace della settimana di Ferragosto.

Lo si capisce dalle parole del sindaco Marina Paola Ravelli, che ha voluto dedicare un pensiero ai familiari delle vittime. "Nessuna parola può in questo momento raccontare il dolore e la disperazione di genitori, fratelli, parenti e amici coinvolti per la perdita degli affetti più cari - si legge nel suo messaggio - È questo il momento del rispetto, della vicinanza silenziosa, del raccoglimento intorno a coloro che devono affrontare il domani senza avere accanto chi amano dal profondo". Il primo cittadino riflette poi sul senso di comunità, parlando di un filo sottile che lega tutte le nostre vite. "Questo filo – dice – può essere la rete di salvataggio per coloro che vivono i momenti più terribili della loro esistenza. Io sindaco e madre, tutta l‘amministrazione e tutti i cittadini ci stringiamo a coloro che in questo momento soffrono per le vite spezzate di Alabama, Silvia e Gianluca". Ora l’attesa è per i funerali, che potranno essere celebrati dopo il via libera del pm di Sondrio alla tumulazione delle salme. Potrebbe essere proclamato il lutto cittadino.