Brescia, travolto da una lastra di metallo. Operaio di 28 anni muore sul colpo

Stava manovrando un carroponte quando il carico si è sganciato senza lasciargli scampo. Sciopero di otto ore

Migration

BORGO SAN GIACOMO (Brescia) -  Schiacciato da una enorme lastra d’acciaio, una montagna pesante due tonnellate che gli è piombata addosso e l’ha ucciso sul colpo. È la tragica fine toccata in sorte ieri a un operaio di appena ventotto anni, vittima dell’ennesimo infortunio sul lavoro dall’esito mortale accaduto in questo caso all’interno della Tomasoni Meccanica, in via dell’Ecologia 16 a Borgo San Giacomo, nella zona industriale del paese bassaiolo.

Chahir Mohammed, questo il nome della vittima, di casa a Orzinuovi con alcuni connazionali, era stato assunto nell’azienda specializzata nella lavorazione di metalli grazie a un’agenzia interinale. Il dramma è successo alle 13,30. Stando alla prima, sommaria ricostruzione dei carabinieri, il giovane dipendente stava manovrando un carroponte per spostare da un punto all’altro della fabbrica lastre gigantesche quando per motivi ancora da accertare una di queste è uscita dalla sede, si è staccata dagli appigli e l’ha travolto con la violenza di una valanga, senza dargli nemmeno il tempo di spostarsi e di mettersi in salvo.

A dare l’allarme al 112 sono stati alcuni colleghi, che hanno subito capito di essere in presenza di una disgrazia. Sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco e i soccorritori con un’ambulanza e un’automedica.

Quando l’operaio è stato recuperato da sotto il manufatto, non respirava più e il suo cuore aveva ormai smesso di battere. Era già morto. In azienda insieme ai militari della stazione di Borgo San Giacomo e della compagnia di Verolanuova sono arrivati anche i tecnici della Medicina del lavoro di Ats.

Spetterà a questi ultimi adesso ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. "Come gesto di solidarietà e per rispetto nei confronti della vittima abbiamo indetto per domani (oggi ndr) otto ore di sciopero all’interno dell’azienda - annuncia Antonio Ghirardi, segretario generale della Fiom di Brescia -. Dinanzi all’ennesima morte sul lavoro non possiamo che chiedere con ancora più insistenza che sicurezza e controlli diventino cardini all’interno di ogni realtà lavorativa".