Trappola alla baby gang Tredicenni fra i denunciati

Rapine, minacce e botte a chi si ribellava o intendeva chiamare la polizia. Identificati gli autori dei colpi dello scorso autunno: sono sei minorenni

SARONNO

di Sara Giudici

Erano diventati il terrore dei giovanissimi di Saronno, che venivano in centro per andare nei locali, fare shopping o delle semplici “vasche“ il sabato pomeriggio. Con un servizio ad hoc – con l’ausilio di personale in borghese per passare inosservati e l’aiuto delle immagini della videosorveglianza – i carabinieri della Compagnia di Saronno guidati dal maggiore Fortunato Suriano hanno identificato i sei minorenni che l’autunno scorso erano diventati l’incubo di alcuni coetanei. Quattro sono stati segnalati alla Procura minorile di Milano che ha disposto per loro la permanenza domiciliare con divieto di comunicazione con l’esterno.

Gli altri due non erano imputabili ma solo perché appena tredicenni. Ma cosa è successo esattamente? I fermi sono avvenuti nell’ambito dell’attività delle forze dell’ordine contro il bullismo, le aggressioni e le rapine che dal giugno scorso agitano il polo scolastico saronnese e che ha spinto i genitori in più circostanze a chiedere l’intervento dell’Amministrazione comunale per aumentare la sorveglianza dando un po’ di serenità ai ragazzini che vittime di violenze non voglio più utilizzare i mezzi per andare a scuola o spostarsi a piedi.

Quest’ultima operazione, nel 2021 i carabinieri hanno fermato diversi minorenni autori in gruppo di rapine e aggressioni, è partita l’ottobre scorso quando alla caserma di via Manzoni erano arrivate le denunce di alcuni studenti rimasti vittime di rapine lungo il percorso da casa a scuola.

Il cinque ottobre i giovani erano stati fermati in corso Italia da alcuni coetanei che aveva chiesto loro di cambiare alcune banconote. Dopo il cambio i ragazzi erano stati seguiti da un gruppo che appena arrivati in una zona più defilata li aveva minacciati – "se parlate e vi ritroviamo di nuovo in giro vi picchiamo" –e aggrediti, facendosi consegnare il denaro contante che avevano con loro. Il giorno successivo i carabinieri in borghese hanno individuato nella stessa zona un gruppo di minorenni che corrispondevano alle descrizioni delle vittime.

Fermati erano stati portati in caserma poiché privi di documenti sono stati identificati e confrontati con le immagini catturate dalla videosorveglianza del giorno precedente e che avevano ripreso alcune fasi dell’avvicinamento agli aggressori alle vittime. I giovani identificati sono due tredicenni non imputabili e quattro quattordicenni tutti di origini straniere; e per questi ultimi l’accusa è di rapina in concorso e rapina tentata con l’aggravante di aver commesso il reato in più di cinque persone e di aver portato alla commissione di un reato una persona non imputabile.