Saronno, i proprietari di casa: "Contro Telos decisioni drastiche"

Si infiamma la polemica dopo gli ultimi episodi di imbrattamenti e devastazioni in centro

La recente manifestazione del Telos in centro a Saronno

La recente manifestazione del Telos in centro a Saronno

Saronno (Varese), 24 dicembre 2016 - "Periodicamente ci si deve occupare delle devastazioni organizzate a Saronno. Quella del 17 dicembre è solo l’ultima di una lunga serie. I proprietari di case si sentono offesi e senza sicurezza. Non bastano i furti per lo più impuniti nelle abitazioni, ciclicamente arriva il barbaro danneggiamento delle facciate esterne".

Inizia così la presa di posizione di Filippo Germinetti a nome della sezione saronnese dell’Associazione proprietà edilizia, aderente a Confedilizia, in merito al raid vandalico messo a segno nella notte tra sabato e domenica ai danni dei muri e delle vetrine di corso Italia, via Portici e via San Cristoforo. "L'Ape Saronno da tempo chiede alle amministrazioni comunali di farsi carico del disastro che le scritte sui muri comportano alla decenza della città. Poco o niente è stato fatto. Non basta una mano di bianco su un muro beige per risolvere il problema, bisogna organizzare un sistema di pulizia pubblico-privato. Non ci stancheremo di ripeterlo".

A suscitare la presa di posizione sarebbe proprio l’immobilismo: "Se siamo qui a riparlarne è perché il problema non è stato affrontato alla radice delle sue cause. Se siamo qui con lo stesso problema è perché chi aveva il dovere dell’efficacia non è stato all’altezza. I proprietari immobiliari, lanciando l’idea del 'Puli-amo Saronno', avevano dato un segnale di disponibilità alla collaborazione per porre rimedio agli effetti dannosi, ma nulla possono fare per impedire che si ripetano episodi ai quali non ci si deve abituare".

Da Germinetti arriva una bocciatura sia della strategia dell’amministrazione comunale sia delle proposte dell’opposizione: "È tipicamente saronnese il parla-parla senza fini. Il Consiglio comunale con il prefetto rischia di essere un evento spettacolare, senza prospettive concrete. Un altro segnale di debolezza è quello che limita la visione agli aspetti penali e risarcitori. Sperare che da denunce, fogli di via e giustificate richieste di danni possa emergere una positività è poco più che illusorio. Altri propongono invece il dialogo, senza capir bene con chi si abbia a che fare. La Giunta attuale non ha tentato un inutile dialogo ma declina formalisticamente ogni responsabilità. Le Giunte passano, i problemi restano. La situazione peggiora e il malcontento cresce".