Strangolò la ex: arriva la condanna a 10 anni

Teofilo Apolinar Galarza Melendez, 48 anni, peruviano, nel 2006 uccise Marilù Flores Gallardo, 24 anni, badante, residente a Busto Arsizio

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di Rosella Formenti

Il conto con la giustizia è arrivato anche in Italia per Teofilo Apolinar Galarza Melendez, 48 anni, peruviano: nel 2006, il 14 luglio, uccise strangolandola Marilù Flores Gallardo, la ex fidanzata, connazionale di 24 anni, badante, residente a Busto Arsizio. Ieri dal Tribunale di Busto Arsizio è stato condannato a 10 anni e 8 mesi in primo grado con rito abbreviato. Il peruviano ha già scontato una pena di 11 anni per aver ucciso un’altra donna in Spagna, Paese da cui è stato estradato la primavera scorsa. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti Galarza Melendez aveva ucciso la ex fidanzata al culmine di un litigio e l’aveva strangolata, quindi aveva messo il cadavere della giovane in una valigia nascosta poi in uno scolmatore fognario a Olgiate Olona, vicino al fiume. L’omicida aveva poi fatto perdere le sue tracce fuggendo in Spagna.

Gli investigatori bustesi all’epoca con gli elementi raccolti avevano subito sospettato che la giovane peruviana scomparsa fosse stata uccisa e l’ex fidanzato era stato iscritto nel registro degli indagati. Ma Galarza Melendez sembrava svanito nel nulla fino a quando nel mese di aprile 2010 è stato arrestato: ancora un omicidio, vittima ancora una donna. Ed è allora che ha confessato anche l’omicidio di Marilù Flores Gallardo rivelando agli inquirenti bustesi che stavano collaborando con quelli spagnoli e che avevano raggiunto la Spagna per interrogarlo, anche il luogo dove aveva nascosto il cadavere. Senza la sua rivelazione probabilmente non sarebbe mai stato trovato. Ieri la condanna a Busto Arsizio.

Il pm Francesca Parola aveva chiesto 14 anni di reclusione mentre il giudice Piera Bossi ha accolto la linea difensiva dell’avvocato Davide Toscani che chiedeva di escludere le aggravanti (futili motivi e minorata difesa) e ha concesso le attenuanti per aver fatto riaprire il caso, confessando l’omicidio e aver dato indicazioni sul luogo dove era stato nascosto il cadavere della ex fidanzata.