Sospesa la carta sconto carburante: si è ridotto il divario dei prezzi fra Italia e Svizzera

Protesta l’associazione dei benzinai, che chiede all’ambasciata italiana a Berna di rilevare in modo più accurato ed esaustivo i listini dei distributori elvetici

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Lo scorso 27 novembre era tornato attivo lo strumento della carta sconto benzina nelle aree di confine della Lombardia, dopo una lunga sospensione. Ma ora, dopo poco più di due mesi di funzionamento, lo sconto viene nuovamente sospeso. In base alle rilevazioni comunicate il 25 gennaio dall’ambasciata italiana in Svizzera il differenziale tra i prezzi italiani ed elvetici risulta troppo basso, e quindi la Regione ha dovuto disporre lo stop, a partire da sabato 12.

La notizia giunge poche ore dopo la mozione approvata dal Consiglio regionale con cui si chiede all’ambasciata di ripensare le modalità di rilevazione dei prezzi. Un tema su cui insiste da tempo la categoria dei benzinai, con la Faib Varese che era stata sentita in audizione in Regione a fine gennaio. Occasione in cui aveva portato i dati praticati dagli impianti svizzeri di confine, da cui si evinceva una netta differenza con il prezzo italiano. Ma così non è risultato nella rilevazione ufficiale, che tiene conto anche di distributori lontani dalla frontiera o addirittura non attivi.

"Chiederemo all’ambasciata – dice il presidente Faib territoriale Massimo Sassi – un monitoraggio documentato sulla rilevazione prezzi non più su sette impianti (di cui due chiusi), ma che venga fatto un monitoraggio sugli impianti a ridosso delle zone di confine dove si evince il pendolarismo per il rifornimento". Per l’associazione la sospensione è stata una brutta sorpresa visti gli sforzi intrapresi. "Inaccettabile dopo le nostre rilevazioni. Pensavamo di essere sulla strada giusta, ma noi non ci fermiamo".

Lorenzo Crespi