Sinti in hotel a Somma Lombardo, è scontro tra sindaci

Il primo cittadino Bellaria: "Non siamo stati neppure avvertiti"

Lo sgombero del campo sinti di Gallarate (Newpress)

Lo sgombero del campo sinti di Gallarate (Newpress)

Gallarate (Varese), 2 dicembre 2018 - "Non siamo stati neppure avvertiti del trasferimento. Chiederò un incontro con il Prefetto". È stupito iI sindaco di Somma Lombardo Stefano Bellaria di aver appreso dai giornali del trasferimento dei sinti (tra questi ci sono 38 minorenni) in un hotel di Somma Lombardo, dopo lo sgombero del campo di Gallarate voluto dal primo cittadino Andrea Cassani. La soluzione hotel, almeno per i prossimi trenta giorni, è arrivata ieri al termine del vertice in Prefettura: impossibile alloggiare gli sgomberati, e soprattutto i minorenni, in una tendopoli come auspicato dal primo cittadino gallaratese.

"Ho sentito Cassani e ho ribadito il concetto che, essendo loro cittadini gallaratesi, è la città di Gallarate che deve trovare la soluzione nel lungo periodo", aggiunge Bellaria. Il punto è che i sinti ufficialmente vanno in albergo per trenta giorni (come scrive sui social il sindaco di Gallarate Cassani) ma in realtà il problema si riproporrà a gennaio, quando si dovrà trovare una soluzione-ponte, non potendo – per legge – lasciare in strada famiglie con minori. "Ci aspettiamo che la situazione sia risolta entro i trenta giorni indicati dall’amministrazione di Gallarate: noi siamo pronti a collaborare, ma la responsabilità, ripeto, resta in carico al Comune di Gallarate".

Il punto verte, anche e in buona parte, sul fronte costi. Costi che l’ente gallaratese dovrà accollarsi. E sul tema è intervenuto anche il Partito Democratico che in una nota i conti, li fa in tasca a Cassani: "I sinti negli alberghi, e agli italiani chi ci pensa? Così griderebbe oggi Andrea Cassani se fosse all’opposizione – si legge nella nota –. A nulla è servito passare sopra la vita di dozzine di persone, di quaranta bambini. Nessun problema è stato risolto, perché di problemi che giustificassero tutto questo spiegamento di forze e mezzi non ce n’era. Il campo è stato smantellato in una manciata di ore, quante in meno ne sarebbero bastate per sistemare le irregolarità rilevate?".

L'affondo del Pd prosegue: "Il costo umano non è misurabile, ma i denari sperperati in questa operazione sono misurabilissimi e chiederemo conto al centesimo di quanto negato dal sindaco ai gallaratesi in termini di opere e servizi: si tratta di cifre molto elevate, ben oltre quanto inizialmente preventivato e dichiarato. Ma la cosa non si ferma qui: Cassani pensava che, una volta buttate sulla strada, queste persone avrebbero dovuto provvedere a se stesse. Saranno invece in carico al Comune ben oltre il termine di trenta giorni che il sindaco pretende di aver “graziosamente” concesso".